Foto: LA Philharmonic
La Filarmonica di Los Angeles (LA Philharmonic) , che da qualche stagione ha incorporato nella propria. opere in forma di concerto, ha iniziato con le opere della trilogia Mozart/Da Ponte Senza la presenza della buca orchestrale l’orchestra era posta nella parte posteriore e a un livello superiore rispetto a dove si sviluppava l’azione. L’idea hollywoodiana dell’architetto Frank Gehry pure ideatore della Sala Walt Disney Concert Hall, di simulare rocce con teli bianchi mescolati a costumi in stile spaziale, e colorati per le donne, e disegnati da Rodarte, suggeriva una ambientazione alla Star trek, nel futuro in un pianeta sconosciuto. Seducenti immagini visuali venivano prodotte dall’uso del contrasto, del chiaroscuro per merito del brillante lavoro di Adam Silverman. Il regista Christopher Alden non è invece riuscito a risolvere in modo convincente la parte attoriale, a causa di movimenti lenti ispirati alla formula Wilson, privando così l’opera di drammaticità, sarcasmo e seduzione. Di fronte all’orchestra Gustavo Dudamel, che mancava dell’energia e dell’entusiasmo mostrati qui all’inizio della sua gestione, offriva una lettura che privilegiava tempi lenti, noiosa in alcuni momenti, anche se dobbiamo riconoscere che nei passaggi dove ha impresso maggior dinamismo sapeva estrarre dal tessuto musicale una ammirevole trasparenza. Il baritono Mariusz Kwiecien, oggi uno dei migliori interpreti di Don Giovanni, ha dominato vocalmente il ruolo con voce robusta, sonora e calda, pur condizionato dalla visione registica poco convincente del suo personaggio Il soprano italiano Carmela Remigio è stata una Donna Anna sensibile e elegante, di timbro nitico, molto musicale e impeccabile nella dizione, e Aga Mikolaj una energica Donna Elvira di voce robusta ma non omogenea timbricamente. Il tenore Pavol Breslik esibiva voce uniforme e agile e di piacevole timbro per Don Ottavio, e Anna Prohaska era una simpatica Zerlina di linea leggera. Stefan Kocan ha mostrato voce potente da basso come Commendatore, ma come il resto del cast (Leporello, Masetto), la sua prova passava senza lode e senza infamia. RJ
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