Foto: Luigi di Benedetto
Eduardo Andaluz
La Stagione di Civitanova all’Opera è arrivata alla sua quinta edizione; un esempio di come si possano metter su allestimenti pregevoli pur non possedendo grandi risorse economiche, ma con la passione di tutti, la genialità , la fantasia ed il rispetto per la tradizione, così che il pubblico possa rivivere epoche passate e divertendosi e sognando. Il merito principale è sicuramente del Maestro Alfredo Sorichetti, ideatore del progetto e direttore d’orchestra, il quale si avvale della collaborazione dell’Orchesta Puccini e del bravissimo Coro Ventidio Basso diretto dal grande professionista Giovanni Farina. Quest’anno fanno il loro debutto le scene di Sauro Maurizi che ricreano la fattoria,la locanda con le balle di fieno, , carri, sacchi di farina, tavoli dell’epoca, sotto un cielo al tramonto, la luna piena ed il mare nel fondo. Le luci di Giordano Corsetti ed i costumi dell’appassionata Camilla Melelli, davano risalto al tutto . Il messicano José Medina curava la regia. Attento e rispettoso del libretto, ha caratterizzato i personaggi con trovate divertenti e suggestive. Paola Antonucci, esperta belcantista, interpreta il personaggio di Adina da vera fuoriclasse. Finalmente un soprano, che, forte della sua sicurissima tecnica, non canta solo le note dando suono e volume, ma che non ci fa perdere una sola parola. Agilità sfolgoranti ed acuti brillanti. Forte personalità scenica , che ci dà prova in alcuni momenti, anche di essere una brava ballerina. Nemorino e’ interpretatato dal giovane venezuelano Reinaldo Droz di bella presenza scenica e convincentemente amoroso. Nei panni del ciarlatano Dulcamara , l’istrionico Giampiero Ruggeri che incanta e diverte il pubblico col suo linguaggio fiorito e le sue esagerazioni. Raffinato esperto del recitar cantando , ha certamente fatto onore , insieme a madame Antonucci, al mitico baritono Sesto Bruscantini, di cui sono stati allievi in gioventù e al quale la serata e’ stata dedicata. Davide Bartolucci incarna molto bene lo spavaldo e borioso Belcore. Bel timbro vocale e sicurezza scenica . Infine , la spiritosa Giannetta e’ Jessica Ricci , giovane e spigliata, sfoggia un caldo timbro vocale e spigliatezza scenica. Quest’opera che affronta temi universali come l’amore , la gelosia e la ricerca della felicità e’ rappresenta ancor oggi in tutto il mondo e la serata civitanovese ha lasciato entusiasta il pubblico , che ha omaggiato tutti gli artisti con lunghi e sentiti applausi finali.
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