Vivaldi: Sacro furore
Stabat Mater, Nisi Dominus, Concerti
Contratenor: Carlo Vistoli
Akademie für Alte Musik Berlín
Harmonia Mundi
Duración: 1h 08 minutos
1 CD
HMM902383
Novembre 2024
Massimo Viazzo
Nel corso del XX secolo, si è assistito alla riscoperta di numerosi compositori di musica colta precedentemente caduti nell’oblio. Il nome più significativo è probabilmente quello di Antonio Vivaldi, oggi riconosciuto come uno dei Massimi esponenti del Barocco musicale e, in generale, come uno dei compositori più illustri della storia della musica. Le sue “Quattro Stagioni” rappresentano ancora ai nostri giorni una delle opere più eseguite e registrate. Questa pubblicazione discografica, prodotta dalla Harmonia Mundi, rappresenta un tributo di notevole pregio al “Prete Rosso» in quanto Carlo Vistoli si distingue oggi come uno dei contraltisti più apprezzati a livello internazionale, e l’Akademie für Alte Musik Berlin, sotto la guida del suo concertmaster Georg Kallweit, gode di un’innegabile reputazione nell’ambito della interpretazione filologicamente informata. Il programma del compact disc è incentrato su tre capolavori vivaldiani di musica sacra, da cui deriva il titolo dell’album “Sacro Furore”, tutti e tre preceduti da un noto concerto strumentale che funge da introduzione emozionale. Il Nisi Domino RV 608, composto presumibilmente prima del 1720 per l’Ospedale della Pietà di Venezia, rappresenta un salmo (il n. 136) di notevoli dimensioni ed era destinato all’esecuzione durante i Vespri nelle ricorrenze mariane. L’opera si articola in nove sezioni, caratterizzate da una marcata eterogeneità sia dal punto di vista agogico che stilistico. Lo Stabat Mater RV 621, composto nel 1712, rappresenta uno dei primi lavori ad essere eseguito durante la prima rinascita vivaldiana avvenuta quasi un secolo fa e interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Da allora, lo Stabat Mater, anch’esso suddiviso in nove numeri di notevole varietà e intensità, è rimasto tra le opere sacre predilette del compositore veneziano, caratterizzata da espressività, commozione e profondità emotiva. Il mottetto “In furore justissimae irae” RV 626 è strutturato in quattro sezioni ed è caratterizzato da virtuosismo e vigoria. Carlo Vistoli mostra una notevole naturalezza nell’emissione vocale, rotondità timbrica, colore brunito, grande eloquenza e soprattutto una vocalità rigogliosa. La sua tecnica vocale si basa su un controllo impeccabile del fiato, che gli consente una timbrica omogenea con seducenti screziature, e un fraseggio musicale e comunicativo. Vistoli eccelle nelle parti più virtuosistiche, ma sa anche passare con disinvoltura a espressioni più intime e profonde, tipiche di questa musica. Si possono ascoltare, ad esempio, lo “Stabat Mater dolorosa” (inizio dello “Stabat Mater”), o il “Cum dederit dilectis sui” (dal “Nisi Domino”). In queste arie, il contraltista italiano evidenzia una rara capacità nell’uso del legato, evitando suoni fissi e mantenendo una fluidità vocale costante. In generale si può affermare, senza tema di smentita, che questa registrazione rappresenti una prova maiuscola del suo talento. Anche l’ensemble barocco tedesco qui presente è semplicemente perfetto! L’Akademie für Alte Musik Berlin è elettrizzante e virtuosistica, con un’incredibile precisione ritmica, ma sa anche essere morbida e delicata, soprattutto nell’uso delbasso continuo, trovando soluzioni non scontate e lontane dai tecnicismi filologici, che spesso risultano freddi e meccanici.

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