Ramón Jacques
Giulio
Cesare, a Baroque hero
Raffaele Pe,
contratenore
La Lira d’Orfeo,
Luca Giardini
Glossa Music
GCD
923516
L’attualità dell'industria discografica richiede di
reinventarsi costantemente con nuovi progetti, originali e attraenti; ed è nel
mondo sconosciuto e inesplorato della musica barocca in cui si possono
incontrare ampie possibilità. In tal senso, è una piacevole sorpresa questa
produzione discografica di Arie d'opera dal titolo Giulio Cesare: A Baroque
Hero nella interpretazione del noto controtenore italiano Raffaele Pe
che consiste in una scelta di arie estratte da opere di diversi compositori del
XVIII sec che hanno affrontato la vita di Caio Giulio Cesare, il politico e
militare romano che nel I sec A.C. dominò lo stato e la politica romana. La
registrazione evidenzia un profondo lavoro investigativo, effettuato in
diversi anni dallo stesso Pe e dalla musicologa Valentina Anzani, che
include brani tratti dal capolavoro di Handel e da lavori di compositori
italiani meno conosciuti: Carlo Pollarolo, Geminiano Giacomelli, Niccolò
Piccinni e Francesco Bianchi, le cui Arie inedite sono interpretate per la
prima vovlta in epoca moderna.. Ogni Aria possiede l'originalità e il carattere
che fu impresso al protagonista da ogni autore, e sebbene esprimano varie sfaccettature e stati d'animo, non
perdono la passione e l'autorevolezza
insite nella figura storica. Da un punto di vista generale si tratta di un lavoro attento e dettagliato,
con una sequenza di piccoli gioielli di fluida e piacevole musicalità che
affascinano ed eccitano l'orecchio dell'ascoltatore. Il CD è stato recepito con
tale entusiasmo che gli è stato accreditato il Premio Abbiati (il più importante premio assegnato dalla
critica italiana). L'accompagnamento musicale resta a carico dell'ensemble La
Lira di Orfeo, fondato proprio da Pe, e che sotto la direzione di Luca
Giardini ha mostrato omogeneità, sottigliezza e leggerezza in ogni momento.
Da parte sua Raffaele Pe ha messo in evidenza timbro caldo, agilità pirotecnica
dove richiesto, e intenzione e chiarezza in ogni sua frase. E' difficile
scegliere un brano che si distingua su tutti, ma comunque si possono menzionare
le interpretazioni di “Va tacito e nascoto” e “Al lampo dell'armi” (dal Giulio
Cesare in Egitto); così come “Saprò d'ogn'alma audace” (La morte di Cesare) di
Francesco Bianchi, per la delicatezza dell'accento; e “Bella tel dica amore”
(Cesare in Egitto) di Geminiano Giacomelli per la sua espressività. Un valore
aggiunto è l'inclusione dell'aria “Scherza infida” dall'Ariodante di Handel,
ben cantata con solennità e tranquillità, come il famoso duetto tra Cornelia e
Sesto “Son nata a lagrimar” con il noto mezzosoprano Raffaella Lupinacci (Cornelia)
sicura nel canto e di timbrica brunita, che in sincronia con il canto di
Raffaele Pe regala un momento drammaticamente commovente.
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.