Foto: Edoardo Piva
Renzo Bellardone
In una afosa giornata di luglio, quasi in
simbiosi percettiva, ho scelto Porgy & Bess: una calda, anzi rovente storia
di ribellione, uccisioni e polvere d’angelo tra gli usi e costumi dei
discendenti degli schiavi delle piantagioni di cotone, narrati dalla stupenda
musica di Gershwin. Si
spengono le luci, arriva William
Barkhymer il direttore artistico e musicale e come per incanto è subito
ritmo…e che ritmo! Dalle trasparenze del sipario in un preciso gioco di luci
affiorano i personaggi che iniziano a danzare e poi altri a far ‘girare i dadi’
in un turbinio di sound ricercato ed evoluto che descrive la vita a Catfish
Row, bolla spaziale di micro mondo. La prima song è cantata da Clara la moglie del pescatore
Jake, la quale cullando tra le braccia il bimbo, intona la celebre ninna nanna Summertime! La
storia è quella dello storpio Porgy che innamorato della donna più bella e
‘disinvolta’ del villaggio, ovvero Bess riesce finalmente ad averla come ‘sua
donna’ dopo che questa è stata abbandonata da Crown, fuggito dopo aver ucciso
Robbins; da qui un evolversi di situazioni tra polvere d’angelo, ritrovamenti
ed innamoramenti, pesche fortunate e picnic, fino a quando Porgy, rilasciato
dalla polizia, si mette in viaggio alla ricerca dell’amata Bess fuggita con
Sporting Life nella fantasmagorica New
York. Una
dettagliata descrizione della messa in scena richiederebbe troppe parole,
quindi mi limito ad alcuni spunti: interessantissimo il clima e la preghiera
quasi esoterica per invocare la guarigione di Bess, cosi come i duetti sono di
splendore musicale e raffinata ricercatezza. Gli insieme con il coro sono di un
livello altissimo e vengono esaltati da carica interpretativa non comune con la contestualizzazione dei costumi, una
bella scenografia e luci ben disegnate.
La
direzione è di grande qualità e tenendo il giusto volume dell’orchestra, fa si
che questa non sovrasti mai il canto espresso con forti momenti di passionale
liricità. Alvy Powell esprime il personaggio
di Porgy con veemente passione carica dei toni scuri del bass-baritone che
coinvolgono emotivamente; Bess ha diversi volti: da quello della carnalità a
quello di donna buona e forse anche innamorata, per poi rifugiarsi nella
cocaina: Morenike Fadayomi è bel
soprano dai toni lirici che incanta con il suo Summertime. Sporting Life è interpretato da Chauncey Packer con voce tenorile buona e ben governata anche nelle
situazioni vocalmente ispide. Mary-yan Pringle sovrasta per colore e
vigore dando al suo personaggio Serena una impronta indelebile, così come Marjorie Wharton rende la corpulenta
Maria con un caricaturalità eccelente e
con interpretazione da manuale ! Sinceramente
uno spettacolo di grande qualità in ogni suo aspetto, con un plauso ai solisti
ed al coro per canto, danza e movimento scenico e coreografico! Una globale
cifra stilistica viene espressa attraverso codici espressivi di intensità. Il
1 gennaio del 1935 al Colonial Theater di Boston andava in scena la prima
rappresentazione assoluta di questo capolavoro e viene da pensare che
dall’America all’Europa il periodo era uno dei più fervidi e produttivi; il
pensiero in automatico va al 31 agosto del 1928 quando allo Schiffbauerdamm di Berlino, andava per
la prima volta in scena L’Opera
da tre Soldi di Brecht-Weill creando un immenso ponte di congiunzione tra
due mondi diversi e paralleli che stavano mutando e che l’arte e quindi anche
la musica stavano emblematicamente narrando e descrivendo. La
Musica vince sempre.
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