Tuesday, October 21, 2025

Il Concorso Internazionale di Musica G. B. Viotti - Vercelli

Foto:© Leonardo D’Amico

Massimo Viazzo

Il Concorso Internazionale di Musica G. B. Viotti, fondato nel 1950 da Joseph Robbone, presidente della Società del Quartetto di Vercelli, si è affermato rapidamente come punto di riferimento nel panorama musicale internazionale. Dal 1957 è membro della World Federation of International Music Competitions di Ginevra. Inizialmente riservato al pianoforte, il concorso ha successivamente ampliato la sua offerta includendo la sezione di canto e altri strumenti che si alternano annualmente.

La 75a edizione del concorso, quest’anno dedicata al canto lirico, ha confermato la sua prestigiosa tradizione. La rilevanza dell’evento è testimoniata da un albo d’oro che annovera artisti di fama mondiale, tra i quali si possono ricordare, ad esempio, Ivo Vinco, Luis Alva, Anna Moffo, Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Luciano Pavarotti, Raina Kabaivanska, Nicola Martinucci, Giuseppe Giacomini, Renato Bruson, Leo Nucci, Anja Kampe e Luca Salsi. Tra i membri della giuria, si sono alternati personalità di rilievo quali Mariano Stabile, Aureliano Pertile, Virginia Zeani, Franco Corelli, Elisabeth Schwarzkopf, Renata Scotto, Joan Sutherland, Birgit Nilsson e Chris Merritt, solo per citarne alcuni.

I membri della giuria erano i soprani Cheryl Studer e Gabriella Morigi, il tenore Ernesto Palacio, il baritono Furio Zanasi, il regista ed ex sovrintendente della Semperoper di Dresda, Peter Theiler (Chairman della giuria), il musicologo e presidente di Génération Opéra di Parigi, Marc Clemeur, la presidente del Concorso Viotti, Maria Arsieni.

La serata conclusiva si è svolta presso il Teatro Civico di Vercelli, con la partecipazione dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, sotto la direzione attenta e puntigliosa di Francesco Omassini. I finalisti hanno eseguito due arie ciascuno, selezionate dalla commissione giudicatrice. Di seguito si riporta il programma dettagliato della serata:

Junyoung Choi | Corea del Sud (1996) | Baritono

Verdi «È sogno? o realtà?» (Falstaff)

Donizetti «Cruda, funesta smania» (Lucia di Lammermoor)

JihyeJang | Corea del Sud (1999) | Soprano

Dvorák «Mesícku na nebi hlubokém» (Rusalka)

Verdi «Egli non riede ancora... Non so le tetre immagini» (Il Corsaro)

Tamon Inoue | Giappone (1993) | Baritono

Mozart «Hai già vinta la causa... Vedrò mentr’io sospiro» (Le Nozze di Figaro) Verdi «È sogno? o realtà?» (Falstaff)

Francesca Lo Verso | Italia (1998) | Soprano Bizet «Je dis que rien ne m’épouvante» (Carmen)

 Puccini «Sì, mi chiamano Mimì» (La Bohème)

Jaewoung Lee | Corea del Sud (1994) | Basso

Mozart «Eh consolatevi... Madamina, il catalogo è questo» (Don Giovanni) Rossini «La calunnia è un venticello» (Il Barbiere di Siviglia)

Gaja Napast | Slovenia (2001) | Soprano

Mozart «Ach, ich fühl’s» (Die Zauberflöte)

Donizetti «Quel guardo il cavaliere... So anch’io la virtù magica» (Don Pasquale)

Jiazhou Wang | Cina (2004) | Baritono

Rossini «Largo al factotum» (Il Barbiere di Siviglia) Donizetti “Di tua beltade immagine” (Poliuto)

Rongna Su | Cina (1994) | Mezzosoprano

Mascagni «Voi lo sapete, o mamma» (Cavalleria rusticana) Donizetti «Fia dunque vero?... O mio Fernando» (La Favorita)

Il livello complessivo dei partecipanti è stato di eccellenza, caratterizzato da preparazione approfondita, serietà e accuratezza. Molti di essi hanno già conseguito riconoscimenti e intrapreso percorsi professionali di rilievo, avviando la propria carriera con ottime prospettive. La scelta dei giurati si è rivelata quindi ardua, data l’elevata qualità dei giovani cantanti.

Ecco la classifica finale:

Il Primo Premio è stato assegnato al giovanissimo baritono sudcoreano Jiazhou Wang, già selezionato come membro dalla prestigiosa Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival di Pesaro. Wang ha mostrato in palcoscenico sicurezza, rifinitura tecnica, capacità nel legato, con una timbrica morbida e una fraseggio musicalissimo.

Il Secondo Premio è stato conferito al mezzosoprano cinese di origine mongola Rongna Su, che ha esibito uno strumento vocale importante, una voce di colore brunito e ricca di armonici, con un accento vivo e gagliardo.

Il Terzo Premio è stato attribuito al baritono sudcoreano Junyoung Choi, dalla vocalità sana, esuberante e generosa, il quale ha evidenziato un’emissione vocale perfettamente controllata e una estrema facilità nel registro acuto.

Il pubblico, che gremiva il teatro, ha accolto con grandi applausi il verdetto finale.

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