Massimo Viazzo
Il Concorso Internazionale di Musica G. B.
Viotti, fondato nel 1950 da Joseph Robbone, presidente della Società del
Quartetto di Vercelli, si è affermato rapidamente come punto di riferimento nel
panorama musicale internazionale. Dal 1957 è membro della World Federation of
International Music Competitions di Ginevra. Inizialmente riservato al
pianoforte, il concorso ha successivamente ampliato la sua offerta includendo
la sezione di canto e altri strumenti che si alternano annualmente.
La 75a edizione del concorso, quest’anno
dedicata al canto lirico, ha confermato la sua prestigiosa tradizione. La
rilevanza dell’evento è testimoniata da un albo d’oro che annovera artisti di
fama mondiale, tra i quali si possono ricordare, ad esempio, Ivo Vinco, Luis
Alva, Anna Moffo, Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Luciano Pavarotti, Raina
Kabaivanska, Nicola Martinucci, Giuseppe Giacomini, Renato Bruson, Leo Nucci,
Anja Kampe e Luca Salsi. Tra i membri della giuria, si sono alternati
personalità di rilievo quali Mariano Stabile, Aureliano Pertile, Virginia
Zeani, Franco Corelli, Elisabeth Schwarzkopf, Renata Scotto, Joan Sutherland,
Birgit Nilsson e Chris Merritt, solo per citarne alcuni.
I membri della giuria erano i soprani Cheryl
Studer e Gabriella Morigi, il tenore Ernesto Palacio, il baritono Furio Zanasi,
il regista ed ex sovrintendente della Semperoper di Dresda, Peter Theiler
(Chairman della giuria), il musicologo e presidente di Génération Opéra di
Parigi, Marc Clemeur, la presidente del Concorso Viotti, Maria Arsieni.
La serata conclusiva si è svolta presso il Teatro Civico di Vercelli, con la partecipazione dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, sotto la direzione attenta e puntigliosa di Francesco Omassini. I finalisti hanno eseguito due arie ciascuno, selezionate dalla commissione giudicatrice. Di seguito si riporta il programma dettagliato della serata:
Junyoung Choi | Corea del Sud (1996) | Baritono
Verdi «È sogno? o realtà?» (Falstaff)
Donizetti «Cruda, funesta smania» (Lucia di
Lammermoor)
JihyeJang | Corea del Sud (1999) | Soprano
Dvorák «Mesícku na nebi hlubokém» (Rusalka)
Verdi «Egli non riede ancora... Non so le tetre
immagini» (Il Corsaro)
Tamon Inoue | Giappone (1993) | Baritono
Mozart «Hai già vinta la causa... Vedrò
mentr’io sospiro» (Le Nozze di Figaro) Verdi «È sogno? o realtà?» (Falstaff)
Francesca Lo Verso | Italia (1998) | Soprano
Bizet «Je dis que rien ne m’épouvante» (Carmen)
Puccini
«Sì, mi chiamano Mimì» (La Bohème)
Jaewoung Lee | Corea del Sud (1994) | Basso
Mozart «Eh consolatevi... Madamina, il catalogo
è questo» (Don Giovanni) Rossini «La calunnia è un venticello» (Il Barbiere di
Siviglia)
Gaja Napast | Slovenia (2001) | Soprano
Mozart «Ach, ich fühl’s» (Die Zauberflöte)
Donizetti «Quel guardo il cavaliere... So
anch’io la virtù magica» (Don Pasquale)
Jiazhou Wang | Cina (2004) | Baritono
Rossini «Largo al factotum» (Il Barbiere di
Siviglia) Donizetti “Di tua beltade immagine” (Poliuto)
Rongna Su | Cina (1994) | Mezzosoprano
Mascagni «Voi lo sapete, o mamma» (Cavalleria
rusticana) Donizetti «Fia dunque vero?... O mio Fernando» (La Favorita)
Il livello complessivo dei partecipanti è stato
di eccellenza, caratterizzato da preparazione approfondita, serietà e
accuratezza. Molti di essi hanno già conseguito riconoscimenti e intrapreso
percorsi professionali di rilievo, avviando la propria carriera con ottime
prospettive. La scelta dei giurati si è rivelata quindi ardua, data l’elevata
qualità dei giovani cantanti.
Ecco la classifica finale:
Il Primo Premio è stato assegnato al
giovanissimo baritono sudcoreano Jiazhou Wang, già selezionato come membro
dalla prestigiosa Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival di Pesaro.
Wang ha mostrato in palcoscenico sicurezza, rifinitura tecnica, capacità nel
legato, con una timbrica morbida e una fraseggio musicalissimo.
Il Secondo Premio è stato conferito al
mezzosoprano cinese di origine mongola Rongna Su, che ha esibito uno strumento
vocale importante, una voce di colore brunito e ricca di armonici, con un
accento vivo e gagliardo.
Il Terzo Premio è stato attribuito al baritono
sudcoreano Junyoung Choi, dalla vocalità sana, esuberante e generosa, il quale
ha evidenziato un’emissione vocale perfettamente controllata e una estrema
facilità nel registro acuto.
Il pubblico, che gremiva il teatro, ha accolto
con grandi applausi il verdetto finale.

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