Sunday, April 3, 2016

Nabucco - Lyric Opera di Chicago

Foto: Cory Weaver

Ramón Jacques

Sebbene la grande storia dell’Opera Lirica di Chicago sia stata legata alla messa in scena delle opere del repertorio italiano, principalmente di Verdi, Nabucco continua ad essere qui un titolo poco conosciuto essendo stato allestito solo due volte, la première del 1963 e la produzione nella stagione 1997. In scena si è vista la rutilante produzione disegnata da Michel Yeargan, che è già da diversi anni in circolazione, vista nei teatri di Los Angeles, Houston e San Francisco, e che non sembra perdere vigore. Situata in un tempo indefinito, ma moderno, le iscrizioni alle pareti della scrittura cuneiforme e ebrea, suggerivano che la trama si svolgeva tra Gerusalemme e Babilonia Un luminoso palazzo blu minimalista, statue di bronzo, figure di cavalli sullo sfondo: e una larga scala che attraversa lo scenario da un lato all’altro con un trono nella parte superiore, sono alcune delle suggestive scene che regalava questo allestimento agli spettatori, senza dimenticare la variegata illuminazione in tonalità blu e rosse di Duane Schuler che hanno dato alla scena un tocco oscuro, lugubre, drammatico;  come i costumi rossi e neri di velluto Prima di questo, il debuttante regista Matthew Ozawa doveva concentrarsi affinchè la scena avesse fluidità e i personaggi fossero credibili e umani, cosa che non è riuscito ad effettuare del tutto incorrendo in alcuni momenti a scene statiche e pompose L’attenzione si è concentrata sul personaggio di Abigaille, personificato dal soprano Tatiana Serjan con una interpretazione preminente. Ha colpito la brillantezza della sua voce che contiene una ampia gamma di colori e la naturalezza con cui proietta e comunica, così come pure la sua travolgente attuazione. Il baritono Zeliko Lucic si è mostrato molto sicuro e risoluto nel ruolo principale, in ugual maniera di Elisabeth DeShong, mezzosoprano statunitense in carriera ascendente che ha mostrato buoni mezzi vocali e profondità nella sua voce. A sua volta è stato molto discreto il tenore Sergei Skorokhodov, poco in scena per mettere in evidenza il suo disimpegno vocale. Il basso Dmitry Belosselskiy ha dato una potente e solida voce a Zaccaria e poco di più. Completavano il cast gli artisti nei ruoli minori. Davanti all’orchestra Carlo Rizzi ha diretto con la sua ampia esperienza, in maniera pratica e con l’intenzione di far risaltare la drammaturgia contenuta nell’opera. Come in tutte le realizzazioni di Nabucco non deve sorprendere l’entusiasta e spontanea esplosione di giubilo da parte del pubblico dopo il “Va Pensiero” cantato qui da un coro solido e professionale.

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