Gianluca Moro, tenore, Interpreto il ruolo di Yassine, un giovane teenager algerino trapiantato a Cremona, la sua nuova città di appartenenza, che con spirito di intraprendenza, solarità e tanta voglia di vivere bene la propria vita, sfrutta a proprio vantaggio il suo essere un immigrato in terra straniera.,E’ giovane, solare e pieno di energia, ma la tempo stesso presenta una maturità non certo comune per un qualsiasi altro ragazzo della sua età: lasciare la propria terra natia non è facile, essere costretti a farlo per motivi di sopravvivenza lo è ancora meno. E’ un giovane adulto, maturo e solare, e con un background vissuto non di poco conto. D’altro canto il tema dell’immigrazione non è qualcosa di così leggero, tante sono le storie, ed è certamente sempre attuale. Fin dalla prima lettura ho capito che sarebbe stato un personaggio a me affine, ed è stato molto interessate costruirlo da zero assieme alla regista, Cecilia Ligorio, che ha fatto con tutti noi del cast un lavoro straordinario. Siamo sei interpreti, tutti protagonisti, ognuno con una propria storia da raccontare, ma uniti da un momento di vita comune, particolare e unico. Il resto è da scoprire. La musica del compositore Roberto Scarcella Perino, con il libretto di Mark Champbel, è decisamente deliziosa. Il lavoro è scritto magnificamente, con una grande cura e attenzione non solo per l’impianto orchestrale ma anche per le voci, trattate davvero con garbo e gentilezza. Ognuno di noi ha la possibilità di esprimersi vocalmente al meglio, con agio e delicatezza, o con grinta e determinazione dove necessario. E’ il bello del contemporaneo, finché non accade la magia della messa in scena non sai davvero come potrà essere e come potrà reagire il pubblico. E’ sempre un’incognita, ed è sempre motivo di grande emozione. La direzione è del Maestro Giuseppe Bruno, e le scene e i costumi di Tommaso Lagattolla, geniale aggiungerei.
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