Foto: Stresa Festival
Renzo Bellardone
Nell’incantevole paesaggio mozzafiato che si gode dal giardino Alpinia, all’Alpino di Stresa, alle ore 11 del soleggiato mattino, Giovanni Bietti racconta il concerto di Brunello, Filarmonica della Scala e Noseda! Bietti parla della ciclicità della forma concertistica, del gigante Beethoven che cammina alle spalle dei compositori ottocentesci intimorendoli, dei chiari riferimenti alla 5° di Beethoven nella composizione di Brahms stasera proposta e brillanti aneddoti sul vino e gusto dello stesso abbinati alla figura di Brahms. Del concerto di Saint Saens cita la brevità e l’intensità al tempo stesso dove i tre movimenti vengono eseguito senza soluzione di continuità, collegati insieme dalla stessa frase, leit motiv.
Mario Brunello, Filarmonica della Scala e Gianandrea Noseda Palazzo Congressi Stresa 27 agosto 2021 C. SAINT-SAËNS, Concerto per violoncello n. 1 in la min. op. 33 J. BRAHMS, Sinfonia n. 1 in do min. op. 68
Il 27 agosto del 1962 l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Nino Sanzogno, inaugurava la prima edizione delle Settimane Musicali di Stresa. Quest’anno Gianandrea Noseda, dopo venti indimenticabili anni come direttore artistico del Festival, dirigerà nello stesso 27 agosto la Filarmonica della Scala nella Prima Sinfonia di Johannes Brahms, proprio come accadeva sessanta edizioni fa, passando simbolicamente il testimone al nuovo direttore artistico, Mario Brunello , violoncello solista nel Concerto n. 1 di Camille Saint-Saëns. Due grandi interpreti e un’orchestra di riferimento assoluto attendono il pubblico in una serata celebrativa che si annuncia tra le “imperdibili” del panorama concertistico italiano 2021, con un programma che propone due capolavori della seconda metà dell’Ottocento.
Il 27 agosto 2021, è la data che rinnova il ricordo e che suggella il passaggio di consegne tra Gianandrea Noseda direttore artistico per 20 anni e Mario Brunello neo direttore. Il passaggio di consegne è stato simboleggiato dal trasferimento della bacchetta direzionale da Brunello a Noseda e l’archetto del violoncello da Noseda a Brunello, gesto che ha commosso gli amici ed affezionati seguaci dello Stresa Festival. Il concerto n. 1 di Saint Saens viene recitato dal violencello di Brunello con avvolgente voce calda e narrativa; si! Il violencello inizia a raccontare...raccontare...raccontare! Il ricorrente leit motiv che lega i movimenti affiora e riappare a soddisfare l’attesa dell’ascolto in un magico momento. Generosamente Brunello offre due bis di cui il primo è un brano di Sollima che incontreremo a Verbania la settimana prossima ed il secondo una proposta armena con una corda libera e pizzicata.
‘Aimez vous Brhams?’ è il titolo di un capolavoro della cinematografia del ‘900 a cui possiamo dare ineffabile risposta positiva! E come non amare Brahms con la sua integrità, il suo rigore storico e rispetto della tradizione? Nelle mani poi della magnifica Filarmonica della Scala, la Sinfonia n. 1 diventa monumentale e la maestosa direzione di Noseda la eleva ai più sontuosi altari musicali. Il Maestro ha sempre un bel gesto ampio e di chiara lettura in sintonia con gli orchestrali: stregato letteralmente dalla musica raffinatamente estrae luci e bagliori con sottolineature delicate ma evidenti di quello che l’ascoltatore attende di sentire ed ecco che il chiaro riferimento alll’Inno alla Gioia beethoveniano affiora e si palesa senza timori e pudori. Lieti di poter vivere certi momenti e grati di saperli apprezzare! La Musica vince sempre.
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