La Traviata Melodramma in tre atti Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La Dame aux camelia di Alexandre Dumas figlio. Musica di Giuseppe Verdi Allestimento del Regio coprodotto con il
Santa Fe Opera Festival. Orchestra diretta dal M° Corrado Rovaris. I protagonisti dell’opera: Patrizia Ciofi (Violetta), Piero Pretti (Alfredo Germont), Nicola Alaimo (Giorgio Germont), Silvia Beltrami (Flora Bervoix), Francesca Rotondo (Annina), Enrico Iviglia (Gastone), Paolo Maria
Orecchia (il barone Douphol) e Scott Johnson (il marchese D’Obigny); la regia di Laurent Pelly è ripresa da Anna Maria
Bruzzese, i costumi sono di Laurent Pelly, le scene di Chantal Thomas e le luci, di Gary Marder, sono riprese da Andrea Anfossi. Il Maestro del Coro è Claudio Fenoglio.
A sipario chiuso viene annunciato
che nonostante una indisposizione che dura da una settimana la signora Patrizia
Ciofi ha accettato di partecipare alla prova generale. Alla fine della recita
una sola domanda circolava tra il pubblico commosso: ‘Ma se non in forma ha
cantato così, fin dove può arrivare in condizioni ottimali? Patrizia Ciofi ha sconvolto la
platea per bravura interpretativa a tutti i livelli, ricreando e proponendo una
‘Violetta’ credibile ai giorni nostri; sfrontata e sprezzante nel primo atto,
dubbiosa e tenera nel secondo, superbamente cosciente al finale; con fraseggio
chiarissimo e partecipazione emotiva ha regalato colori di eccezionale
brillantezza, ombreggiati solo da lacrime musicali di rara bellezza. Il cast, tutto di ottimo livello
ha contribuito a distogliere l’attenzione da una scenografia e regia non sempre
di facile lettura ed accettazione (l’opera apre con all’ouverture il funerale
di Violetta, con tanto di feretro e didascalici ombrelli a riparare
dall’uggiosa pioggia). Piero Pretti nei panni di Alfredo,
ha esplicitato forte evoluzione timbrica ed ha reso una interpretazione molto
matura con piglio sicuro che gli ha permesso toni e colori netti, ma sfumati
dal sentimento. Il barítono Nicola Alaimo, di
forte presenza scenica ha convinto sopratutto al finale dove la commozione era
palpabile anche attraverso i toni profondi della possente voce. Il mezzosoprano Silvia Beltrami ha
tratteggiato il personaggio di Flora con abilità scenica e con voce ambrata
scura che apre ad interpretazioni ben più corpose e di ruolo. Annina è interpretata da Francesca
Rotondo con voce sicura e chiara. Bene anche per Enrico Iviglia e
Scott Johnson, come pure per gli altri interpreti: Paolo Maria Orecchia, Davide
Motta Frè, Dario Prola, Enrico Speroni, Enrico Bava, oltre ai ballerini Simona
Tosco e Luca Martini. La bacchetta del M° Corrado Rovaris
è stata puntuale ed efficace a sottolineare i momenti di maggior commozione
come nell ’Addio al passato’ quando, complice la bravura espressiva della
signora Ciofi, orchestra e voce hanno creato una sospensione temporale
ipnotizzando menti e cuori, traditi solo dal luccicore degli occhi. Il Coro del Teatro Regio, diretto
dal M° Claudio Fenoglio, è sempre egregiamente all’altezza della situazione ed
anche in Traviata ha confermato la bravura e la preparazione. Pubblico ricco di applausi durante
tutta la rappresentazione, è andato letteralmente in delirio al finale, tant’è
che la direzione del palcoscenico ha deciso la chiusura del sipario
sull’incessante applauso. La Musica vince sempre.
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