Foto: Teatro Regio di Torino - Ramella&Giannese |
Renzo Bellardone
Al Regio di
Torino ha avuto inizio il ciclo Janáček, con la presentazione in prima assoluta per Torino della favola in
musica che racconta le vicissitudini della volpe Bystrouška, dall’incontro con
il genere umano, le umiliazioni da questi subite, l’incontro dell’amore, i
figli, la fine! Ed appunto con la sua fine, ma con la prosecuzione della specie
si trae l’ultima morale della fiaba:la vita comunque continua. Dal punto di
vista musicale, l’ascolto non è immediato e talvolta non risulta neppure facile.
In altri momenti invece la musica è particolarmente delicata o fortemente
descrittiva come per il ronzio delle mosche. L’allestimento evidenzia che i
costi vanno contenuti, ma Robert Carsen ha saputo aspergere soffusa poesia
creando momenti attrattivi. Diversi i momenti rilucenti per musica e
scena: la volpe che ‘sindacalizza’ le galline contro il gallo oppure quando tra
le colline imbiancate la volpe viene tragicamente uccis. La scena più
spettacolare è risultata quella del grande telo bianco che simboleggiando
l’inverno copriva le colline si è gradualmente raccolto fino a sparire in un
vallone, proprio come nella realtà la neve sparisce man mano restringendo
sempre più l’area coperta. La direzione di Jan Latham-Koenig è risultata gradevolmente accorta ed attenta ed
anche il Coro, diretto da Claudio Fenoglio, ha dato come al solito ottime prestazioni; delicato
l’intervento delle voci bianche. Le luci disegnate dallo stesso Carsen con Peter Van Praet hanno ricreato l’atmosfera
favolistica; di spicco i costumi di Gideon Davey, che ha anche realizzato le
scenografie. Philippe Giraudeau ha invece firmato le più che coinvolgenti
coreografie ed i movimenti acrobatici. Gli interpreti meritano
veramente ancora un applauso virtuale
per l’ottima globale interpretazione e lettura di una scrittura impervia. La
protagonista Lucie Silkenova, oltre ad aver dato prova di agilità fisica ha
dimostrato ottime capacità vocali, affrontando un ruolo di grande impegno. Molto
belli i duetti con Michaela Kapustová
nel ruolo della volpe maschio di cui Bystrouška si innamora e con cui ‘mette su famiglia’.
Interesanti anche quelli con il guardiacaccia interpretato con grande presenza
ed abilità da Svatopluk Sem. Decisamente in ruolo tutti gli altri
interpreti. La Musica vince sempre.
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.