Monday, September 30, 2019

La Capella Neapolitana con Antonio Florio -Stresa Festival, Italia 2019


Foto: Stresa Festival

Renzo Bellardone

Giovan Battista Pergolesi, scomparso prematuramente nel 1736 all’età di 26 anni, è una figura carismatica nell’ambito del primo Settecento italiano. La sua breve stagione compositiva non gli ha impedito di influenzare la scuola musicale napoletana, la cui fioritura è costantemente frutto di riscoperte sensazionali, al punto da creare una sovrapposizione di lavori di altri autori che hanno pubblicato a suo nome a scopo di lucro. Se oggi si arriva a mettere persino in dubbio ciò che fino a poco tempo fa era attribuito con una certa sicurezza a Pergolesi, ecco che lo stimolante programma ideato da Antonio Florio con la Cappella Neapolitana offre un florilegio del “falso” Pergolesi, avvalendosi anche della straordinaria voce di Pino Di Vittorio, prezioso interprete di una tradizione che non sembra conoscere interruzioni.

Pergolesi? Il parere di Pulcinella…
Palacongressi Stresa  5 settebre 2019
Francesca Boncompagni, soprano
Daniela Salvo, alto
Giuseppe De Vittorio, tenore
Cappella Neapolitana
Antonio Florio, direttore


Le musiche attribuite al mito pergolesiano
G.B. PERGOLESI, Concerto per flauto e archi in sol magg. (attr.)
G.B. PERGOLESI, “In coelestibus regnis” per alto e archi
G.B. PERGOLESI, Salve regina per alto soprano e archi (attr.) (Fond. Levi Venezia)
ANONIMO, Canto dei Carrettieri (tradizionale)
G. PAISIELLO, Aria di Pulcinella (da Il Pulcinella Vendicato)
N. GRILLO, Cantata in lingua napoletana “Sosutose ‘no juorno de’ dormire”
G.B. PERGOLESI, Salve Regina in la min. per soprano e archi (attr.)
G.B. PERGOLESI, Concerto per traversiere e archi in re magg. (attr.)
ANONIMO, Salve Regina per soprano alto e archi (Bibl. S.Pietro a Majella-Na)

Ecco un altro caso in cui Cultura  si coniuga con divertimento ed allegria, risultato di studio, ricerca e professionalità Il programma è di assoluta piacevolezza e stimola i sensi del buonumore; Florio, grande esperto di quel periodo musicale e grande interprete riporta brani di Pergolesi, attribuiti  al medesimo o addirittura di anonimi, con tre Salve Regina di delicata bellezza. Interessante la voce scura di Daniela Salvo, che modula con grazia e deferenza, così come è gradevole il soprano Francesca Boncompagni che fa volare la voce con colorazioni sfumate.  Florio è direttore attento, preciso e sempre in perfetta sintonia con la Cappella Neapolitana e con il solista Alessandro Ciccolini, fuoriclasse  senza ombra di dubbio. Il mattatore della serata è Giuseppe di Vittorio che canta, interpreta, quasi danza ed evoca il teatro di Pulcinella con rispetto e cura: grande attore e raffinato interprete porta avanti una tradizione senza fine….  La Musica vince sempre



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