Foto: Maurizio Pollini / Stresa Festival
Renzo Bellardone
Il programma di sala recita:Il recital di Maurizio Pollini, un nome che
non ha bisogno di presentazioni, di questa sera mette a confronto tre autori
che hanno toccato i vertici compositivi della loro epoca. Un’ altra
composizione in programma “…sofferte onde serene…” di Luigi Nono, per
pianoforte e nastro magnetico scritta nel 1976 e dedicata a Maurizio e Marilisa
Pollini, è particolarmente preziosa e di rara esecuzione e ben rappresenta il
magistero del compositore veneziano. I TreIntermezzi op.
117 di Brahms, scritti in tarda età nel 1892, suggeriscono un
ritorno al romanticismo giovanile, dimostrando il suo “debito” compositivo ai
Maestri del primo Ottocento.
Maurizio
Pollini, artista leggendario Palacongressi Stresa 2 settebre 2019 J. BRAHMS, Tre Intermezzi op. 117 L. NONO, …
sofferte onde serene… L. VAN BEETHOVEN,
Sonata per pianoforte n. 31 in la bemolle maggiore, op. 110; Sonata per
pianoforte n. 32 in do minore, op. 111
Sinceramente c’è poco da aggiungere a
quanto scritto su Pollini nel corso della sua lunga carriera. Figlio di Gino, architetto
razionalista della musicista Renata Melotti, sorella dello scultore Fausto Melotti, vive i un ambiente
culturalmente vivace che sicuramente favorisce la sensibilità artistica di
colui che diventa mito, leggenda. Innumerevoli sono le sue incisioni ed il suoi
concerti, sempre forieri di grande
successo. Per lo Stresa Festival aver ottenuto la
sa presenza dopo 50 anni è da considerarsi
brillante fiore all’occhiello. Il programma è interessante e di rilievo
è l’esecuzione del brano dedicatogli da Luigi
Nono, ancorchè di non semplice ascolto.
La vividezza interpretativa è ancora rilevante e la salda tecnica e la leggendaria sensibilità di tocco fanno si
che il concerto sia pietra miliare nella storia dello Stresa Festival- La Musica vince sempre
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