Foto: Trevor Haldenby
Giuliana Dal Piaz
"Beyond the aria", si intitola il concerto, offerto ieri dalla compagnia musicale Soundstreams nella Koerner Hall del Telus Centre di Toronto, diretto dall'entusiasta e bravissimo Leslie Dala. Il programma ha compreso, nella prima parte, brani tratti dalle composizioni di George Crumb (nato negli USA nel 1929) American Songbook, Voices from the Morning of the Earth e Unto de Hills, così come la prima presentazione mondiale di Romance de la luna, luna, di Analía Llugdar (musicista canadese di origine argentina) su un testo di García Lorca, e l'arrangiamento di tre canzoni dei Beatles da parte di Luciano Berio. La seconda parte del concerto è stata interamente dedicata alla composizione di Crumb del 1970 Ancient Voices of Children. Ormai considerata un classico della musica contemporanea, questa si ispira a una serie di poesie di Lorca (El niño mudo, Gacela de la huída, De dónde vienes amor, mi niño? tratto dal testo teatraleYerma, Gacela del niño muerto, Balada de la placeta) di cui recepisce in pieno il ritmo e la musicalità, così come il senso profondo di quel "niño", quel bambino, misterioso solitario o triste o morente, che ricorre di frequente nella poesia del poeta andaluso.
Da trentatré anni, la compagnia Soundstreams presenta opere di autori viventi, sia canadesi che internazionali, dedicando particolare attenzione alla sperimentazione e all'innovazione musicali. Ecco quindi che parlare di Beyond the aria ("molto più che arie"), porta immediatamente il pubblico a riflettere sul ruolo della voce nella musica contemporanea. Due rinomate, ed entrambe eccellenti, cantanti liriche canadesi (il soprano Adrianne Pieczonka e il mezzosoprano Kristina Szabó) sono in scena insieme nei brani iniziali - in cui George Crumb si ispira a canzoni tradizionali, ninne nanne dei Monti Appalachi, e ripropone il gospel When the Saints Go Marching in -, alternandosi nei ruoli di voce conduttrice e di voce di contrappunto. Impressionante l'esecuzione musicale dei quattro bravissimi percussionisti, che accompagnano e dominano il suono del pianoforte.
Il brano di Analía Lludgar, ispirato dall'omonimo poema di Federico García Lorca interpretato da Kristina Szabó, delude un poco sia dal punto di vista musicale (l'autrice dichiara di essersi specificamente ispirata ai ritmi del flamenco ma il risultato, vagamente jazzistico, manca di coerenza stilistica) che dal punto di vista tecnico: se ne ricava un senso di dispersione mentre qualche difetto di fonica, soprattutto nella calibratura del microfono del mezzosoprano, fa sì che la voce sia a tratti sopraffatta dal suono degli strumenti. Eccellenti tuttavia i 6 membri dell'ensemble (piano, oboe, arpa e 3 percussioni). L'arrangiamento di Berio delle canzoni dei Beatles (Yesterday, Michelle e Ticket to ride) non è entusiasmante: da una parte, non c'è più l'estrema musicalità dell'originale; dall'altra, non vi si percepisce affatto la straordinaria levatura delle composizioni di Luciano Berio. Notevole tuttavia l'esecuzione dell'ensemble, in questo caso composto da tastiera, viola, violino, violoncello, contrabbasso e flauto.
Bellissima ed estremamente suggestiva, invece, con un'esecuzione di primissimo ordine sia nelle voci di Adrianne Pieczonka e del giovanissimo "boy soprano"Andrew Lowe, che da parte degli otto membri dell'ensemble, la composizione Ancient Voices of Children: il soprano interpretava il brano per la seconda volta nella sua carriera, dopo decenni dalla prima esecuzione dinanzi allo stesso Crumb. La sua voce ha trasmesso in modo egregio tutte le sfumature e le emozioni dei versi di García Lorca, mentre la strumentazione di pianoforte, oboe, arpa, mandolino, sega musicale e tre percussioni, ha regalato al pubblico non solo e non tanto echi del ritmo flamenco ma anche della musica e della poetica araba che aveva sicuramente ispirato il poeta andaluso.
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