Foto: Baveno Festival
Renzo Bellardone
Lunedì, 15 luglio ore 21,15 – Feriolo Chiesa di San Carlo LA NAPOLI DI
PERGOLES Concerto degli allievi della Master Class tenuta da Gemma Bertagnolli e
Claudio Astronio. Maestro al cembalo classe di canto : Simone Ori
In collaborazione con il centro studi Pergolesi dell’Università di
Milano, è stata realizzata una serata consapevole dal sapore familiare, ricca
di emozioni e di fuori programma. Il concerto si apre con la Sinfonia da “Lo frate ‘nnamorato” di
Pergolesi con l’esecuzione allegra, ricca di virtuosismi, dolcemente
appassionata e poi focosa di Enrico Gramigna,Ingrid Neyza Copa violini, Filippo
Bergo viola, Anna Camporini violoncello, Elide d’Atri cembalo. La prima aria in programma è “Luce degli occhi miei” cantata con
corretto atteggiamento dal soprano Michela Marconi brillante nel registro alto
e con voce ben adatta al repertorio. “Tiranna ingrata” di Scarlatti è l’aria cantata dal basso Samuele Adamo
con timbro prossimo al bass baritone in
un crescendo di partecipazione. Monica Zeni, a chiusura del concerto allievi, da ‘Orfeo’ interpreta “Nel
chiuso Centro” di Pergolesi con coloristica interessante che sfocia nel tono
del mezzosoprano e che si avvale di forte presenza scenica e facilità negli
acuti. Dopo un intermezzo esplicativo della serata, riappare Gemma Bertagnolli
accompagnata da Claudio Astronio che sedutosi al cembalo la accompagna in arie
da Monteverdi, che la frizzante e
spumeggiante soprano affronta con la spigliatezza derivante dalla bella voce e dalla più che
salda tecnica. Al cembalo si siede poi l’abile Simone Ori per l’accompagnamento
di ‘Tanti affanni in petto’ dall’Arianna di Haendel che Bertagnolli offre con
la passionalità espressa attraverso tutta se stessa a sublimare il canto con
dolci rotondità; per l’Olimpiade di Pergolesi torna Astronio al cembalo a
sottolineare ed esaltare l’aggressività passionale che il soprano con acuti
possenti e cromatismi rilucenti infonde all’ultima aria. Ulteriore fuori programma, alla fine del concerto, sul sagrato della
chiesa con misurata amplificazione
ritroviamo Claudio Astronio seduto ad altro clavicembalo posizionato ad
insaputa di un piacevolmente sorpreso pubblico che resta affascinato dal suo
morbido pizzicar le corde tra lumi di
candela con sullo sfondo la notte stellata sul Lago Maggiore. La Musica vince sempre.
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