Foto ©Paolo Galletta
Renzo Bellardone
Arrivati
ad una certa età si crede di averle ormai sentite tutte e capito (quasi) tutto,
poi arrivano gli Oblivion, cantanti, attori, ballerini, fantasisti ed un po’
saltimbanchi che allegramente ti
raccontano la Bibbia da un punto di vista diverso da quello che ci hanno
insegnato! Ed allora l’unica alternativa qual’è? DIVERTIRSI ! LA
BIBBIA RIVEDUTA E SCORRETTA – Teatro coccia Novara 24 febbraio 2019 Uno
spettacolo scritto da Davide Calabrese, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli Musiche di Lorenzo Scuda Interpretato
da Gli OBLIVION (Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli) Regia
Giorgio Gallione Produzione
AGIDI S.r.l.
“Anno
domine 1455..” ed immersi in un rosso
acceso ha inizio il racconto della Bibbia riveduta e scorretta! Tra roghi
pronti a bruciare streghe e false credenze popolari, Johann Gutenberg introduce
la stampa a caratteri mobili, crea l’editoria e inaugura di fatto l’Età
Moderna. Fin qui tutto chiaro anche per Gutenberg che ha la netta percezione
dell’enormità della scoperta, ma una domanda sorge spontanea: quale deve essere
il primo libro da stampare e consegnare all’umanità?
Ovviamente
individuare la risposta crea uno stato confusionale nella sua mente e vive
l’ansia da prestazione editoriale, ma … a quel punto bussa alla porta della
prima stamperia al mondo nientemeno che il Signore Iddio con, su una carriola argentea
e luccicante, le lastre di pietra manu scolpite. Dio chiede a Gutenberg di stampare
la Bibbia, trasformarla in un best seller e fare di lui il più grande scrittore
di tutti i tempi. Succederà di tutto e tra una discussione e l’altra tra Dio e
Gutenberg (con un libro sempre sul capo) prende il via la lotta eterna tra il
Potere Divino ed il Quarto Potere, perché come anche riportato: “ puoi essere
anche Dio sceso in terra, ma se non hai un buon ufficio stampa non sei nessuno” Esilaranti
i racconti del vecchio Abramo senza figli, della “vera” lotta tra Caino ed
Abele circa la cucina abituale con carni ecc e la cucina vegetale, fino alla
farsesca descrizione della circoncisione rappresentata da svolazzanti foulards. La
Bibbia deve restare nella storia ed
allora bisogna anche stupire con effetti speciali ed ecco allora il diluvio
universale con Noè circondato da pupazzetti di animali e con ARKEN tutta da
montare con quattro pezzi di legno, un foglietto di istruzioni ed una brugola,
parodiando con fin troppa evidenza la celebre Ikea. Non manca neppure un grande
salmo che diventa un salmone… Comicissima la rappresentazione del battesimo ‘io
battezzo te e tu battezzi me’ con San Giovanni Batista con già un piatto
attorno al collo, pronto per la decollazione. Il conflitto generazionale non
manca tra Padre e Figlio e poi arriva pure lo Spirito Santo a creare confusione di ruoli ed ad ingarbugliare
tutto pure Babbo Natale che diventa il distributore ufficiale del prodotto
Bibbia, con l’unica necessità di consegnare tutto in una notte. Giorgio Gallione ha realizzato una regia
dinamica e scattante, ricca di elementi senza intasare e confondere la scena,
ma simboleggiando le varie sezioni le ha rese di immediata fruizione.
Circa le
luci sono stato colpito dalla efficacia nella totale semplicità. I costumi vivaci
e brillanti nei più svariati colori, non fanno che contribuire alla riuscita
della produzione. Graziana Borciani, Davide
Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ovvero gli Oblivion, si incontrano nel 2003 a
Bologna e da quel momento diventano una realtà su internet, in teatro, in
televisione e su palchi prestigiosi. Sono davvero bravi! In cinque tengono uno
spettacolo con ironia, gestualità, agilità, espressione, canto e dizione tutto
insieme; utilizzano la formula del musical per trattare con satira non malevola
temi importanti, argomenti e testi che tutti hanno avvicinato. In questo caso
la blasfemia era in agguato, ma con intelligenza l’anno respinta lasciando
spazio al puro umorismo che diverte sempre e di cui abbiamo sempre più bisogno
! Evviva gli Oblivion!
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