Saturday, July 19, 2014

Baveno Festival 2014 - Cave di Granito Rosa

Foto Baveno Festival

Renzo Bellardone

BAVENO FESTIVAL  2014 – 18 luglio. Cave di Granito Rosa – Stabilimento minerario. Musiche di Juan Cabanilles, Diego Ortiz, Johann Hieronymus Kapsberger, Claudio Monteverdi, Andrea Falconieri, Gianluigi Trovesi, Barbara Strozzi, Giovanni Felice Sances. Gemma Bertagnolli, soprano, Gianluigi Trovesi, clarinetti e saxofono, Alessandro Palmeri, violoncello, Claudio Astronio, organo e cembalo

Incontrarsi…in concerto ed ecco che su un immaginario tappeto volante si è compiuto un viaggio dal 1600 alla contemporaneità. Leggendo infatti i nomi della maggior parte dei compositori ci si era posizionati temporalmente nel ricco ‘600 musicale, ma all’ascolto immediatamente ci si è ritrovati immersi  nel mondo del jazz e delle sue   nuove armonie. Le attente quanto esaustive note di sala di Gemma Bertagnolli, chiariscono che il “Seicento… è uno dei momenti più densi di ricerca di nuovi linguaggi…di un sentire profondo e passionale: la musica degli affetti”.  Il soprano, con la ben  nota caratterizzante passionalità, si esprime spaziando agilmente  tra i registri con leggera naturalezza: acuti, colorature e variazioni si confondono con timbri profondi in un caleidoscopico rincorrersi di note, sorrisi e brillantezza vocale. Il suo stare sul palcoscenico con tranquilla spontaneità affascina lo spettatore che viene ipnotizzato dalle espressioni e dalla luce degli occhi e  della voce. I musica quasi in jam session, entrano uno alla volta: per primo Claudio Astronio che inizia a suonare ancora a luci accese ammutolendo il pubblico, poi Alessandro Palmeri con il suo violoncello ed a chiudere il trio, Gianluigi Trovesi prima con il sax e poi con i clarinetti. Questo “strano ensemble” è risultato ben gradevole ed “educativo”, portando l’ascoltatore ad apprezzare nuovi suoni per scritture antiche in un amalgama di storicità e contemporaneità, come a riguardare un quadro del Caravaggio con occhio nuovo e scoprire in quei volti ed in quegli sguardi, i volti e gli sguardi di oggi. L’ideale linea di continuità ha sottolineato quanto la bella musica possa essere ascoltata in stili diversi, con colori e suggestioni diverse, strumenti diversi e contaminazioni riflettenti il buon gusto interpretativo: meritevole ricerca! Il grande clavicembalista Astronio, anche all’organo, ha tratto armoniche sensazioni dalle sue ispirazioni; il violoncello di Palmeri ha unito le diverse sonorità con la sua dolce e sicura voce; i clarinetti, ma ancor più il sax di Trovesi hanno improntato di contemporaneità musiche che vivono nel tempo. Speriamo che la Musica vinca sempre.

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