Foto: Martina Ferro
Renzo Bellardone
TONES on the STONES 2014 – 17 luglio ore 21,30 TOSCA – Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, musica di
Giacomo Puccini. Floria Tosca - Maddalena Calderoni, Mario Cavaradossi Giancarlo Monsalve, Il Barone Scarpia- Emilio Marcucci, Cesare Angelotti, Giovanna Tarasconi, Spoletta- Saverio Pugliese, Sagrestano - Romano Franceschetto, Regia - Renato Bonajuto. Scene e costumi- Laura Marocchino. Scenografia in
video Mapping 3D a cura di Area Odeon. Direttore- Stefano Romani. Coro Schola
Cantorum S. Geregorio Magno preparata da Maro Rolfi. Coro Giovanile
della Provincia Vco diretto da Enrica Pletti. Orchestra
Filarmonica del Piemonte.
Se l’opera è
emozione, Tosca alla Cave San Giovanni di Crevoladossola ne è
stata la sognante conferma. Arrivando per la
prima volta alla cava si resta ammutoliti dalla spettacolarità risultante dal
lavoro dell’uomo, cui andranno ad aggiungersi l’ingegno e l’arte. Il palco su due
livelli è stato creato con blocchi di
granito, così come gli elementi scenici fissi sul palco e lo sfondo di marmo,
che in una cifra unica e spettacolare valorizza il naturale contesto del teatro
di pietra. Le proiezioni in
Mapping 3D-innovativa tecnica di videoproiezione- hanno letteralmente
trasformato la gigantesca parete in un frammentato palazzo Farnese, piuttosto
che in un cielo dove ‘lucean le stelle’ con sotto lo scorrere di immagini di
tutta Roma (quella che fino a prima tremava dinanzi a Scarpia). Convinto da
anni che le proiezioni possono sostituire egregiamente ingombranti ed a volte
troppo costosi allestimenti, non posso
che esprimere plauso al lavoro dell’Area Odeon che ha realizzato le luci e la suggestiva
scenografia virtuale. La direzione
dell’orchestra Filarmonica del Piemonte è stata affidata al Maestro Stefano Romani che ha tratto un’ attenta lettura con spunti
emozionanti, mentre la regia, sul palco enorme e di forte impatto, è stata
curata da Renato Bonajuto che, trattandosi di approdo dell’opera a Tones on the
Stones, ha privilegiato la classicità che il foltissimo pubblico si attendeva dalla
sperimentazione del’opera alla cava.
Laura Marocchino si attenuta alla stessa chiave di lettura per scene e costumi. Tosca ha qui
incontratto la voce del soprano Maddalena Calderoni, anche direttrice artista
della rassegna, che ha inevitabilmente strappato l’applauso al “Vissi d’arte”
interpretato con eleganza vocale, mantenuta in linea per tutta l’opera. Una nota
particolare va riconosciuta a Emilio Marcucci nei panni di Scarpia, altezzoso
ed arrogante; voce profonda e brunita spazia agilmente sul rigo, conservando
linea di canto coinvolgente. Apprezzati Saverio
Pugliese in Spoletta e Giovanni
Tarasconi in Angelotti; vera ovazione per il sagrestano di Romano
Franceschetto. A placare la
trepida attesa è giunta alfin “O dolci baci oh languide carezze” …l’aria che mi
fece innamorare dell’opera negli anni giovanili! Il giovane tenore cileno
Giancarlo Monsalve, con alta presenza scenica, chiaro fraseggio e morbido timbro ricco di sfumature, l’ha
cantata con passione coinvolta. Cantante di provata bravura tecnica ed
interpretativa ha fatto rivivere le fibrillanti emozioni di Cavaradossi fino all’uccisione di questi, in cima al
masso più alto e da dove, in preda alla disperazione, si è lanciata nel vuoto
Tosca, mentre sulla parete di marmo appariva l’immagine di Castel Sant Angelo. Bravi i coristi
della Schola Cantorum S. Gregorio Magno preparati da Mauro Rolfi e simpatici i
ragazzi del Coro Giovanile della
Provincia del Vco diretto da Enrica Pletti. L’insieme della
realizzazione è risultata talmente affascinante, da indurmi a concludere con ancora una parola di apprezzamento per
l’iniziativa e per la globale emozionante
suggestione che luci, immagini, musica e
voci insieme hanno dipinto, non solo sulle pareti di granito, ma anche nello
spirito sensibile degli spettatori. La Musica vince sempre.
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