Foto: Finotti
Renzo Bellardone
IL BARBIERE DI SIVIGLIA Opera in due atti di Gioachino Rossini con Enrico Iviglia Il conte D'Almaviva Stefano Marchisio Don Bartolo Manuela Custer Rosina Gabriele Nani Figaro Alessandro Abis Don Basilio Ilaria Alida Quilico Berta Filippo Rotondo Fiorello/Un ufficiale direzione Accademia dei Mestieri d'Opera del Teatro Coccia AMO regia Renato Bonajuto assistente alla regia Lorenzo Lenzi Alba Pepe pianoforte Produzione Fondazione Teatro Coccia,
Renzo Bellardone
IL BARBIERE DI SIVIGLIA Opera in due atti di Gioachino Rossini con Enrico Iviglia Il conte D'Almaviva Stefano Marchisio Don Bartolo Manuela Custer Rosina Gabriele Nani Figaro Alessandro Abis Don Basilio Ilaria Alida Quilico Berta Filippo Rotondo Fiorello/Un ufficiale direzione Accademia dei Mestieri d'Opera del Teatro Coccia AMO regia Renato Bonajuto assistente alla regia Lorenzo Lenzi Alba Pepe pianoforte Produzione Fondazione Teatro Coccia,
Ebbene si, il nostro teatro di tradizione piemontese, ovvero il Coccia
di Novara, con La Fondazione Teatro Coccia per l'Estate Novarese, non molla ed
utilizzando l’ampio cortile del Castello, appronta un cartellone interessante;
tra i titoli i evidenza il “Barbiere di Siviglia e pur rinunciando
all’orchestra riesce ad offrire a serata piacevole e di livello. L’ouverture al pianoforte di Alba Pepe parte più con dolcezza
intrigante che con briosità, salvo poi vivacizzarsi e mantenere un buon ritmo
per l’itera opera pur con l’alterarsi di giovani direttori dell’Accademia AMO
del Teatro Coccia. Classicamente appare su
una piazza di Siviglia, Fiorello con la lanterna in mano, interpretato con presenza e buona
impostazione da Filippo Rotondo, che
vedremo poi anche nei panni di un Ufficiale. Affermato interprete
rossiniano è il brillante Enrico Iviglia,
facile nelle variazioni e con vocalità sicura, che vivacemente interpreta il
Conte d’Almaviva. Il Barbiere è l’opera più
rappresentata al mondo e quindi è molto conosciuta ed anche il pubblico delle
serate estive si attende le arie più conosciute e tra queste la celebre cavatina
‘Figaro qua..Hei Figaro….’ e per questo è un impegno forte per qualsiasi
interprete del Barbiere. Gabriele Nani
ha al suo attivo diverse produzioni ed
ancorchè giovane ha un vasto repertorio che gli consente spigliatezza e
sicurezza nel ruolo che infatti interpreta con abilità, sfruttando la brillante
presenza scenica e buona tecnica a supporto di bel timbro e bel colore. Manuela Custer è Rosina, continuando così la
sua tradizione rossiniana iniziata addirittura al debutto in ‘Elisabetta regina
d’Inghilterra’ al Regio di Torino; interprete di riferimento è ben apprezzata
anche nel Rossini serio, vedi ‘Tancredi’ e nella musica antica fino alla musica
dei giorni nostri. In Rosina è sicura e facile nelle agilità ed appassiona il
pubblico con l’interpretazione delle
arie attese con il suo timbro sicuro che sa spaziare elegantemente, grazie alla
salda tecnica.
Il giovanissimo Stefano Marchisio fa un deciso balzo in
avanti con l’interpretazione super riuscita di Don Bartolo; sicuro sulla scena
come con la voce, esprime un tono profondo ed un fraseggio purissimo: ‘A un
dottore della mia sorte…’ lo interpreta con una abilità non comune che talvolta
neppure i più affermati interpreti sanno eguagliare. Decisamente in ruolo, ha
caratterizzato bene il personaggio. Alessandro Abis interpreta Don Basilio in modo convincente e rende ‘la
calunnia’ qualcosa di più di un semplice ‘venticello assai gentile’. Ilaria Alida Quilico è la
simpaticissima Berta che rende con una
voce squillante e divertente, mentre Filippo
Rotondo prima Fiorello
e poi un ufficiale che interpreta simpaticamente e con voce profonda e
sicura. Le difficoltà in tempo di
Covid sono molte ed anche per la regia di Renato
Bonaijuto non deve essere stato semplice realizzare uno spettacolo con le
limitazioni imposte, ma ‘onore al merito’ ha saputo con pochi elementi quali i
pannelli girevoli ricreare prima la piazza e poi l’interno della dimora di
Bartolo, con la gag garbata tra il pubblico, degli ombrelli al temporale e
quindi della scala portata al balcone e poi recuperata dall’incauto Don Bartolo
ha fatto sorridere il pubblico; le mascherine imposte all’entrale sul palco e
poi utilizzate quale elemento registico e Berta che disinfetta tutto e tutti
quanti risulta temporalmente pertinente ed anche un po’ in alleggerimento del
momento. Scelti all’Accademia di
direzione d’orchestra AMO del Teatro Coccia, coordinata dal Maestro Matteo
Beltrami, i due direttori sono risultati attenti e gradevoli nella
conduzione. Sempre divertente il ‘Barbiere’ con la morale ‘dell’inutil precauzione’ ! La Musica vince sempre
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.