Tuesday, July 31, 2018

Matita e Fumo - Stresa Festival


Foto: Stresa Festival

Renzo Bellardone

Il desiderio della scoperta e della conoscenza è sempre molla proattivo ed anche nel caso dell’assistere all’omaggio alla grande coreografa tedesca ormai scomparsa dal 2009, ha giocato un ruolo importante, ma talvolta ci si dovrebbe preparare meglio al ‘nuovo che si va a scoprire’ e forse lo si potrebbe addirittura godere di più

Matita e fumo… di volta in volta una canzone  De temps en temps sinon jamais; WAK.NTR; Songs of childhood  Uno spettacolo di teatrodanza con alcuni protagonisti del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch e della Compagnia di Sasha Waltz & Guests a cura di Lucrezia Zazzera Commissione Stresa Festival Dominique Mercy e Thusnelda Mercy Clémentine Deluy e Juan Kruz Diaz de Garaio Esnaola.  Pascal Merighi. WAK.NTR Rehab, De temps en temps sinon jamais e Song of Childhood: i titoli delle tre coreografie presentate nella serata. Nella prima il danzatore  Pascal Merighi entra in scena ed inizia a ballare, senza musica, che entrerà a commento solo dopo un bel po’. In un angolo , seduta alla scrivania bianca e rossa, una ragazza che al microfono commenterà con alcune parole. Sul fondo una grande lavagna dove il danzatore attore scriverà numeri in sequenza….ma purtroppo poco compreso. La seconda coreografia, la più dura da vivere, vede la danzatrice Clémentine Deluyentrare con in spalle, come un sacco mezzo vuoto, l danzatore e da qui la ricerca di se stessa, il desiderio pirandelliano di ‘trovarsi’, ma forse questa è solo la mia interpretazione di una rappresentazione surreale ed onirica accompagnata con musica al pianoforte eseguita da danzatore Juan Cruz. Man mano che la narrazione prosegue la comprensione diventa sempre più irta di spine e difficoltà al punto di accettare senza ricercare. Più morbida e direi affettuosa la terza ed ultima coreografia vede Dominique Mercy e la figlia Thusnelda  muoversi armoniosamente sul palco con una luce fatta di trasparenze, ombre e contorni con la musica napoletana come la canzone ‘Catari’. Probabilmente la scelta di proporre una così ardua serata affonderà le sue motivazioni nella ricerca del meno conosciuto, peraltro attestato dal pubblico esperto nel settore, ma per il pubblico dello Stresa Festival è risultato troppo impegnativo. In ogni caso, La Musica vince sempre.

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