Foto: Stresa_Festival_ph_Lorenzo_Di_Nozzi
Renzo Bellardone
La difficoltà per un festival importante è trovare
sempre artisti eccezionali, che
mantengano alto il livello della proposta. Lo Stresa Festival ha la fortuna di
avere quale direttore artistico ed ormai da diciannove anni il maestro Gianandrea
Noseda che ha una spiccata sensibilità nell’individuare talenti strepitosi, che
incontra durante il suo girovagare musicale per il mondo.
Beethoven – La maturità Stresa Festival – 30 agosto 2020 Seong-Jin Cho, pianoforte Philharmonia Zürich Gianandrea Noseda,
direttore L.V.
BEETHOVEN, Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 op. 58 F. SCHUBERT, Sinfonia n. 5 D. 485 Questo
concerto rientra nell’area tematica Beethoven
2.0
Nel buio della sala e nel totale silenzio dell’attesa
rintoccano tre note dal pianoforte, sommesso, ma subito dialogante con i violini e poi con
l’intera orchestra e poi trilli
scintillanti incorniciati dai colori dell’insieme, che presto danno corpo al
meraviglioso monumentale capolavoro di Beethoven. Nel secondo tempo si passa dal classicismo beethoveniano
al romanticismo di Schubert che sfocia in liricità sorridente e gioiosa.
Movimenti energici con attacchi quasi operistici si alternano ad abbozzi di
danza. Seong-Jin Cho, al pianoforte è balzato all’attenzione
del panorama musicale internazionale nel
2015, vincendo il primo premio al Concorso Chopin di Varsavia. Nel concerto n.
4 di Beethoven si evidenzia un notevole talento, impreziosito da un naturale
approccio alla musica che lo porta ad interpretare virtuosisticamente senza
però mai perdere di vista l’equilibrata lettura. Oramai affermato giovane e
talentuoso pianista ha suonato con i nomi e nei luoghi più importanti che il
mondo ha dedicato alla musica dal vivo. Gianandrea Noseda, alla direzione della Philharmonia
Zürich, è a suo agio come sempre i grandi sanno spontaneamente fare. Il bel
gesto ampio e la partecipazione quasi carnale all’esecuzione lo caratterizzano
ed anche in questa direzione coinvolta e passionale, ariosa e simbiotica con orchestra e pianoforte
solista, è un piacere poter assistere ad un amalgama così prezioso. Dopo aver
letteralmente ipnotizzato la sala con il programma in cartellone, per il bis, a
totale sorpresa lancia l’ouverture di Traviata e le celebri note di ‘Amami
Alfredo’ invadono la sala che si commuove, come si è commosso alla direzione
anche il sensibile Gianadrea Noseda. La Musica vince sempre.
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