Wednesday, June 13, 2012

CARMEN e CARMINA - Conservatorio 'G.Verdi' di Torino

Renzo Bellardone

CARMEN e CARMINA Conservatorio 'G.Verdi' di Torino  lunedì 4 giugno ore 20,30
Coro dell'Accademia Stefano Tempia di Torino Coro Euforé, Dario Tabbia, Alessandro Ruo Rui, maestri dei cori, Piccoli Cantori di Torino, Carlo Pavese, maestro del coro delle voci bianche, Raffaele Mascolo, direttore, Francesca Lanza, soprano, Angelo Galeano, controtenore, Marco Filippo Romano, baritono, Massimiliano Genot e Massimo Viazzo, pianoforti Silvia Sandrone, timpani Quartetto di percussioni Out of Time Giulio Arfinengo, Gabriele Bullita, Simone Rubino, Andrea Toselli.
Minoru Miki
Marimba Spiritual
Maurice Ravel: Boléro per due pianoforti e percussioni (revisione della parte delle percussioni a cura di R.Balbinutti)
Francesco Ciluffo –
Carmen Artemisiae – per coro misto, due pianoforti e percussioni
Prima esecuzione assoluta
Commissione dell'Accademia Corale Stefano Tempia

Carl Orf – Carmina Burana.per soli, coro, due pianoforti e percussioni Il filo conduttore di questo 'Viaggio Sonoro intorno al mondo' è costituito dalla costante presenza della voce – Coro e solisti -, dei due pianoforti e delle percussioni oltre alla scrittura che in tutti i brani si propone attraverso delle frasi ripetute fino a divenire costante. Con il suono della marimba inizia lo spettacolo (definirlo solo concerto, per quanto la musica sia inequivocabilmente imperante, mi sembra realmente riduttivo) Il senso della disperata impotenza viene scandito dagli echi lontani del gong, ma come in un racconto che sfocia nella speranza i toni si fanno man mano più forti e marcatamente incisi da un curioso desiderio di riscatto ben tracciato dalla indubbia bravura dei giovanissimi percussionisti del quartetto Out of Time. Il secondo brano, che tutti credono di conoscere perfettamente, ovvero il celeberrimo 'Boléro' di Ravel, è stato invece interpretato in modo veramente nuovo ancorchè attrattivamente ipnotico. Il fraseggio ossessivamente ripetuto in un crescere di toni e vigore dai due pianoforti incanta ancora la platea. Massimiliano Genot e Massimo Viazzo sono i mirabili concertisti che simbioticamente tra di loro ed in estensione con le percussioni creano una bolla temporale sospesa ad attendere il finale prorompente e liberatorio......Una nota di forte appezzamento va all'ingegnoso inserimento in partitura, da parte di Balbinutti di un'armonica e di percussioni coprotagoniste. Carmen Artemisiae' di Francesco Ciluffo è in prima mondiale assoluta. Rimandi liturgici ed alternativamente ritmo pressante sostengono le rabbiose voci femminili che urlano l'aggressione subita esorcizzandola e gli uomini obbligatoriamente riflessivi sommessamente accettano la loro colpa. Il direttore Raffaele Mascolo realizza una corretta direzione. L'alternarsi del conosciuto con il poco o per nulla conosciuto crea un'atmosfera di attesa irrequieta che si placa solo con l'impetuosa ultima nota dei Carmina Burana di Orf che in un crescendo di tensione emotiva chiude il programma. I due pianisti procedono come macchine da guerra, utilizzando gli strumenti in una continua e variegata ricerca timbrico-colorista da far dimenticare una vera orchestra; l'irrefrenabile energia ritmica offre una esecuzione vitalistica esaltante l'aspetto percussivo del pianoforte. I due pianisti creano amalgama perfetto in equilibrio armonico con le voci del Coro che offrono una prestazione prestigiosa; formano un tessuto connettivo che accoglie la prorompente e ferma voce del baritono Marco Filippo Romano cui il rigo gli imporrà anche vocalità ben distanti dalla sua; affronta l'impervia partitura con sicurezza ed attorialità. Parimenti apprezzabili risultano il soprano Francesca Lanza -ottimi i toni alti- che funge da anello di congiunzione, ed il bravo controtenore Angelo Galeano. I Piccoli Cantori di Torino interagiscono celestialmente con gli altri coristi, per i quali va ben sottolineato il minuzioso lavoro dei maestri di coro. Parlare di emozione e commozione potrebbe apparire scontato, ma questa proposta pare aver superato di gran lunga ben più note esecuzioni, raccordandosi in un filologico percorso dalla marimba alle troncature improvvise a creare illusori finali. L'encomiabile creazione di Guido Maria Guida, Direttore Artistico dell'Accademia Stefano Tempia, è fuori di dubbio un eccellente unicum nel panorama dell'offerta musicale-concertistica. La Musica vince sempre.

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