Wednesday, December 16, 2009

Intervista a Giuseppina Piunti (soprano)

Foto: © Giuseppina Piunti; Edgar- Torino; Norma-Bologna 2008; The Servant - Macerata 2008; OPERAdomani s.r.l. ©

Nata a S.Benedetto del Tronto, Giuseppina Piunti completa gli studi musicali diplomandosi in pianoforte e canto. Dopo la vittoria in diversi concorsi lirici internazionali, debutta al filarmonico di Verona come Alice nel Falstaff verdiano accanto a Renato Bruson. Ha intrapreso una carriera che l'ha portata a cantare in Italia (Torino, Roma, Rossini Opera Festival, Trieste, Bologna, Bergamo, Cosenza, Lecce, Palermo Messina) e all'estero (Detroit, Lima, Mannheim, Giessen, Wieswaden, Karlsruhe, Wexford Opera Festival, Glyndebourne, Liége, Montpellier, Nancy, Santander, Tolone, Cordoba). Dapprima soprano lirico, lirico spinto ha cantato in Boheme, Ballo in Maschera, Attila, Otello, Lucrezia Borgia così pure come in diversi titoli d'operetta. Negli ultimi anni assecondando lo sviluppo della sua vocalità ibrida affronta un repertorio da soprano falcon. E' stata quindi Carmen di Bizet, Charlotte in Werther di Massenet, Elisabetta in Maria Stuarda di Donizetti, Contessa del Poggio nel Giorno di Regno, Margared ne Le roi d'Ys di Lalo, Adalgisa nella Norma di Bellini nonché Tigrana nell'Edgar pucciniano. In questa intervista Giuseppina ha accettato amabilmente di conversare sulla sua carriera e suoi interessi musicali.
Ramón Jacques

Quando hai deciso di fare del “canto” la tua carriera e come hai iniziato?
Verso i 24 anni , dietro suggerimento della Maestra M. Michelini di Pescara, presso la quale stavo seguendo un perfezionamento pianistico ( mi ero diplomata qualche anno prima), feci un'audizione con la Maestra Emma Raggi Valentini a Pesaro per sapere cosa potevo fare della mia voce. Di lì a poco iniziai a studiare canto ed ebbi quella che definisco una vera e propria vocazione: cambiare strada e fare del canto la mia vita.

Come definiresti oggi la tua voce?
Dopo un inizio da soprano lirico, lirico spinto oggi sono orientata verso il soprano falcon o zwichenfach, che dir si voglia.

A chi non conoscesse la tua voce, cosa le faresti ascoltare?
Oggi direi Carmen, Santuzza, Elisabetta (Maria Stuarda), Komponist… si, direi che così ci si potrebbe fare un'idea della mia vocalità.
Chi sono i tuoi modelli, sia come soprani che come compositori?
Difficile dire...dipende ..da ciò che sto vivendo in quel momento o dal mio stato d'animo... Comunque per citare qualcuna, fra passato e presente, Callas, Verrett, Cossotto, Troyanos, Urmana e fra i compositori Mozart, Strauss, Verdi, Puccini, Wagner ma anche Bach, Brahms, Chopin, Debussy.

I tuoi ruoili preferiti?
Al momento Carmen, Charlotte, Santuzza : stili e caratteri diversissimi...ma questo è il bello del mio lavoro..no?

Se dovessi dire un’opera che ti ha profondamente segnata quale citeresti?
A parte il mio debutto quale vincitrice di borsa di studio come Alice in Falstaff, sono molto legata a Mimì...ha rappresentato il mio passaggio all'impegno tecnico, fisico, emotivo che un ruolo principale richiede.

Se ti fosse data l’opportunità di scegliere le opere che vorresti cantare, su quali titoli andrebbe la tua scelta?
Don Carlo: vorrei debuttare Eboli e anche Tannhauser, mi piacerebbe entrare nel mondo wagneriano, magari con una Venus.
Il mondo oggi, ha bisogno dell’opera?
Certo che si ! L'opera resta lo spettacolo assoluto, il più complete.


Qual è il tuo ricordo più importante sul palcoscenico?
Non posso sceglierne uno.. Ogni debutto è stato importante a modo suo, e poi gli incontri ,con grandi Maestri o bravi Registi,o talentuosi Colleghi, si riparte arricchiti , maturati da certe esperienze.

E la tua carriera futura? Un sogno nel cassetto?
Spero di riuscire a ritagliarmi un mio spazio come specialista di questo repertorio e magari, in là con gli anni ,poter mostrare ai miei nipoti le foto di una lunga carriera in tanti posti diversi e raccontare di quella volta che cantai alla Scala o al Met.



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