Teatro Civico Vercelli Sabato 24 marzo ore 21
«Dante - Liszt - Guggenheim»
Franz Liszt: Sinfonia Dante per 2 pianoforti e coro
con voce recitante e videoproiezioni
Una “Sinfonia multimediale”
ideazione ed elaborazione drammaturgica
Massimiliano Génot e Massimo Viazzo
Massimiliano Génot, Massimo Viazzo pianoforti
Mario Brusa voce recitante
Venceslao Cembalo immagini e video
Michele Canosa aiuto regia e montaggio
Marinella Pensotti maestro collaboratore
Coro di Voci Bianche e Coro femminile della Scuola Comunale di Musica “F. A. Vallotti” di Vercelli
Marco Roncaglia direttore del coro
Renzo Bellardone
La Sinfonia Dante di Franz Liszt, nella sua prima esecuzione a Vercelli, si tinge di multimedialità.
Franz Liszt, fin dal 1837 durante il suo soggiorno sul lago di Como sogna di ‘sonorizzare ‘la Divina Commedia’ attraverso un progetto ambizioso, ovvero una grande pagina sinfonica che avrebbe dovuto rappresentare la base sulla quale realizzare uno spettacolo, diremmo oggi multimediale, con musica, poesia e proiezioni, ma l’ambizioso progetto non trovò mai una sua concreta e soddisfacente realizzazione e la Sinfonia Dante , opera invero mai completamente popolare, rientrò negli ambiti delle normali stagioni concertistiche. Il progetto vercellese Dante-Liszt-Guggenheim ha ripreso il sogno interrotto di Liszt con l’elaborazione drammaturgica ideata e realizzata da Massimiliano Génot e Massimo Viazzo: in un curato momento teatrale si aprono nuovi spazi di lettura grazie alle proiezioni curate da Venceslao Cembalo –schegge cinematografiche dal repertorio del film muto dei primi ‘900- con la collaborazione di Donato Canosa e Marinella Pensotti. Le proiezione in bianco e nero evocano i passi danteschi letti dalla voce ricca di sfumature di Mario Brusa in simbiosi perfetta con la musica ed il canto del Coro Vallotti diretto con sobrietà e tenace cura da Marco Roncaglia. Concerto spettacolo molto raffinato che si è avvalso di diverse professionali sinergie per culminare in un ‘UNICUM’. Al pianoforte Massimiliano Genot e Massimo Viazzo, professionisti di ampia e consolidata esperienza hanno offerto una interpretazione di pregevole livello con perfetto sincrono tra i due pianoforti, che anche scenicamente hanno valorizzato l’insieme. La rispettosa lettura e la evidente salda tecnica interpretativa, hanno creato momenti di estasi intimistica che si trasfigura in un innalzamento mistico attraverso l’emotiva eleganza del ‘Magnificat’ in un crescendo di dissonante e polifonica contemporaneità, suggellata al finale dalle proiezioni delle preziosità pittoriche che firmano la collezione Guggenheim in esposizione all’ -Arca- di Vercelli. Franz Liszt, per la grandiosa Sinfonia compose due Finali ed entrambi sono stati eseguiti, ed è proprio durante il Finale II, punto d'arrivo spirituale del poderoso trittico lisztiano (Inferno-Purgatorio-Magnificat) -qui inteso come vero e proprio “Paradiso dell’arte”- che lo spettatore è stato proiettato nel contesto del contemporaneo, del colore e della modernità: ‘I Giganti dell’avanguardia Mirò, Mondrian, Calder’. Dante-Liszt-Guggenheim, costituiscono l’altro Trittico ed al tempo stesso il fil rouge che lega le differenti epoche e le differenti ispirazioni, decretando la contemporaneità quale elemento aggregante e lasciando gli animi aperti ad accogliere la poetica spiritualità che innalzandosi dalla partitura e scaturendo dagli strumenti fluisce fino al cuore della ‘platea’. Trattasi della prima assoluta esecuzione della Sinfonia Dante in Vercelli, ma è plausibile credere che resterà nella storia del Teatro Civico quale dipinto eclettico che attraverso l’impareggiabile ispirata interpretazione e la raffinata ambientazione ha contribuito a consolidare l’immagine di ‘Vercelli Città d’arte’. La Musica vince sempre.
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.