Foto: Monika Ritterhaus / DNO
Con
Armide, opera poco rappresentata di Gluck, si è concluso il ciclo di 5 opere di
questo compositore che la De Nederlandse Opera ha proposto nel corso di varie
stagioni. Barrie Kosky regista
australiano e attuale sovrintendente della Komische Oper di Berlino ha
concepito un impianto contemporaneo con scene di grande impatto visivo di Katrin Lea Tag. Regieteather nella sua massima espressione che contrastava la magia
e la stregoneria con l’amore, la gelosia e la disillusione, temi contenuti
nella storia, in un’isola magica sulla quale le forze della natura giocavano un
ruolo importante, come la pioggia e l’acqua (con un piccolo lago in fondo alla
scena) e lo splendido effetto di una fitta pioggia di petali di rose bianche e
rosse.Un tratto assurdo lo davano i figuranti e i coristi, di buon disimpegno
vocale, alcuni nudi, altri in abiti moderni di color rosa che camminavano e si
muovevano come zombi, cavalieri in armatura, e la presenza di un cavallo in
scena, con intenzione di trasmettere emozioni forti, ammirazioni o irritazione
verso il pubblico.Sul podio Ivor Bolton ha diretto con sicurezza e stile, nonostante
alcuni sfasamenti, una Nederlands Kamerorkest rafforzata con strumenti antichi,
con una sezione degli archi ammirevole e omogenea. Il soprano canadese Karina Gauvin, nella sua prima
incursione in un’opera di Gluck, ha mostrato carattere in scena trasmettendo le
emozioni del personaggio di Armida in modo convincente. Il suo canto colorava
ogni frase con un timbro seducente. Il tenore franco-canadense Frédéric
Antoun si è distinto come Renaud per voce calda lirica e dizione chiara. Il
baritono Andrew Foster Williams ha
dato vita ad un violento quanto autoritario mago Hidraot e il mezzosoprano
olandese Karin Strobos nel ruolo di
Phenice, come pure il soprano Ana Quintans,
specialista nel barocco, come Sidonie hanno offerto interpretazioni dal punto
di vista vocale e scenico straordinarie.Gluck compose, per il personaggio dell'Odio, arie di gran
bellezza e brillantezza, interpretate dignitosamente dall'esperta mezzosoprano Diana
Montague. RJ
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