Renzo Bellardone
800 anni e non li dimostra: la basilica di
Sant'Andrea di Vercelli è uno dei monumenti più importanti e conosciuti
della città di Vercelli. Si tratta di un esempio precoce di architettura
gotica italiana, ispirato a modelli cistercensi. La prima pietra per l'edificazione
della nuova basilica fu posta, alla presenza del vescovo Ugone, il 19
febbraio 1219. Il cardinale era da poco tornato dall'Inghilterra. La ricorrenza
degli 800 anni ha ispirato la città ad una serie di manifestazioni culturali,
tra cui l’arrivo a Vercelli e per la prima volta in Italia, di una delle copie
esistenti della Magna Charta
Libertatum, il documento scritto in latino che il re d'Inghilterra
Giovanni Senzaterra fu costretto a
concedere ai baroni suoi diretti feudatari nel 1215, riconoscendo così per
la prima volta che nessuno è al di sopra della legge (sovrano compreso) e che
ognuno ha diritto ad un processo equo. La pergamena, proveniente dalla
cattedrale di Hereford, è il fulcro della mostra “La Magna Charta - Guala Bicchieri e il suo lascito”, allestita
nell'Arca di San Marco a Vercelli fino al 9 giugno.
“Racconterò in
frammenti le parole di una canzone” Leggenda di
Sant’Andrea, “Vercelli book”, vv.2973-76 FANTAZYAS Roberto Balconi e Carlotta Colombo : voci Donato Sansone e Massimo Sartori : flauti,
ance, salterio, arpa, citola, viella, flauto da tamburo, synphonia. Sigerico
arcivescovo di Canterbury, in lode di S.Andrea Quando
d’aprile… Da Calais a
Saint Maurice Verso il San
Bernardo Avete del buon
vino e del buon pane? Il Cammino di
Sant’Orso A te Andrea. Il ‘Vercelli
Book’ è un manoscritto su pergamena redatto in uno Scriptorium in
Inghilterra verso la fine del X
secolo. La lingua del testo è l’anglosassone. Il volume contiene 23
omelie in prosa concernenti importanti solennità della Chiesa e 6 componimenti
poetici. Dal ‘Vercelli Book’ , che narra la storia del
cammino di Sigerico, ora ben più conosciuto come via Francigena, è stato tratto
il programma del concerto, come facilmente si evince anche dai titoli proposti. Nel lontano ed illuminato Medioevo non esisteva ancora l’opera lirica, ma già si
narrava di storie e leggende, di uomini in lotta e di donne pettegole, di
avventure ed avventurieri, di cammini, di luoghi e di incontri. Ecco infatti la
ricerca del buon vino e del buon pane lungo il cammino da Canterbury a Roma, ma
che in questo caso si ferma a Vercelli. Il Salone Dugentesco fu costruito all'inizio del XIII secolo, per accogliere
i pellegrini ed i viandanti che percorrevano la via
Francigena ed è situato proprio di fronte alla Basilica di
Sant’Andrea e quindi cornice ben adatta ad ospitare la celebrazione in
concerto! Le voci sono quella luminosa e cristallina di
Carlotta Colombo che molto sicura anche nei registri più acuti calamita
l’attenzione del pubblico; l’altra ottima voce è quella di Roberto Balconi in
timbricità tenorile, che con la vasta esperienza e tecnica riporta davvero
indietro nel tempo e le sfumature verso il baritonale non fanno che aumentare
la piacevolezza dell’ascolto. Gli strumenti, copia perfetta di quelli
originali, sanno trasmettere i suoni tipici della musica dell’epoca, peraltro
sempre ricca di colorazioni ed emozioni. Donato Sansone fa un breve escursus
che inquadra i temi del concerto e poi agli strumenti ed anche voce insieme a
Massimo Sartori. Il quartetto sa ricreare atmosfere antiche e
far assaporare suggestioni visionarie! La Musica vince sempre.
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