Renzo Bellardone
La
valenza di un Festival musicale poliedrico (quale è lo Stresa Festival), sta
anche nella capacità di proporre insieme
il contemporaneo ed il classico più classico che c’è. Ecco che l’operazione
inevitabilmente fa si che le traiettorie del passato e del presente si
incrocino e raccontino al pubblico la bellezza sensoriale che arriva a chi
ascolta…in qualunque tempo si trovi!
Bach incontra Pärt Ars Cantica Choir Järvi
Instrumentalists Marco Berrini,
direttore. PÄRT, Psalom, per quartetto d’archi (1991); Da
pacem Domine, per coro a 4 voci miste a cappella (2004). J.S. BACH, Der
Geist hilft unsrer schwachheit auf, BWV 226, mottetto a 8 voci e b.c. A. PÄRT, Summa,
per quartetto d’archi (1991); 7 Magnificat-Antiphonen, per coro a 4/8 voci
miste cappella. J.S. BACH, Singet
dem Herrn, BWV 225, mottetto a 8 voci e b.c. A. PÄRT,
Fratres, per quartetto d’archi (1989); Missa syllabica, per ensemble
vocale e quartetto d’archi (1997/2009). Il concerto inizia con le impalpabili atmosfere di Pärt
soffuse di tristezza e di interruzioni, sapientemente proposte dai fratelli Järvi (Miina eMartin al
violino, Madis alla viola e Marius al violoncello). Segue immediatamente l’Ars Cantica Choir diretta da Marco
Berrini, che con grande abilità insieme trasformano la complessità della
scrittura in piacevolezza all’ascolto,
amplificata dalla spiritualità emergente nei toni alti che si innalzano
all’incommensurabile. E’ poi la volta delle pietre miliari di Bach e la vivacità
compositiva coadiuva il senso gioioso del ‘Credere’ e del ‘Chiedere’. La
misticità e l’elevazione dello spirito sono davvero le traiettorie sensoriali
che si incrociano tra passato e presente in una miscellanea di suoni e colori che
da brumosi divengono smaglianti e vividamente pennellati. Il confronto porta ancora una volta alla consapevolezza
della modernità e contemporaneità di Bach ed esalta Pärt con i toni baritonali che creano una sorta di basso
continuo ed i soprani che liricamente disaggregano particelle sonore per
elevarle a rasserenanti ed eteree elaborazioni.. Interessanti le esecuzioni strumentali, decisamente più
agevoli i canti. La Musica vince sempre.
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