Foto: Lorenzo di Nuzio - Stresa Festival
Renzo Bellardone
Ricerca, sperimentazione, inventiva: questo è quanto
ci si aspetta da un programma che già
sulla carta è particolare ed interessante. Il pianista Giovanni Bellucci presenta una rara esecuzione della trascrizione per
pianoforte solo di Liszt della Sinfonia Fantastica di Berlioz. La seconda parte, in prima
italiana, con la versione per piano solo di Jeux, un “poema danzato” di Debussy che vede sul
palco la danzatrice e coreografa Eugénie
Andrin in dialogo con
una suggestiva proiezione realizzata da Gabriel
Grinda.
DANZANDO CON
DEBUSSY- Stresa Festival 2018 – Palazzo Congressi 7 settembre Giochi
proibiti H. BERLIOZ, Symphonie
fantastique op. 14 (trascrizione per pianoforte di F. Liszt). C. DEBUSSY, Jeux*. Giovanni
Bellucci,
pianoforte. Eugénie Andrin, danzatrice e coreografa. Gabriel Grinda, regia multimediale
Un po’ di narrazione in questo caso serve e, per
restare fedeli alle intenzioni del programma, basta sfogliare le pagine del libro di sala dello StresaFestival
2018 per leggere che Liszt andò a far visita a Berlioz proprio il giorno avanti
la prima esecuzione di Symphonie
fantastique, episode de la vie d’un artist. Dopo averla ascoltata ne rimase
talmente colpito che ne decise subito la trascrizione e con la conoscenza della
musica di cui disponeva oltre ad uno spiccato e sensibile senso artistico,
partorì la partitura oggetto del programma che il pianista Giovanni Bellucci
offre in questa serata a Palazzo dei Congressi di Stresa. Bellucci è vigoroso ed estremamente virtuoso con
mani agilissime che estraggono suoni, luci e colori dalla tastiera, in un
rincorrersi impetuoso di note. Nella seconda parte la scrittura musicale è meno immediata, ma l’onirica partita a
tennis viene sognata dai passi di danza di Eugénie Andrin che si confronta e
gioca con le mani proiettate e danzanti ideate dal fantasioso Gabriel Grinda. Due,
quattro, dieci mani che si rincorrono , ma è di particolare suggestione quando
‘il doppio’ della danzatrice viene raccolto da una mano virtuale e portata in
alto sul palcoscenico in un impercettibile gioco di luci e multimedialità.
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