Renzo Bellardone
La danza e
le vaporose atmosfere viennesi che si creano al volteggiare dei ballerini
sospendono per un attimo la realtà ed amplificano il sogno dai colori soffusi
ed avvolgenti. La giornata torinese si avvolge dei profumi di quella Vienna mitelleuropea che
tra la fine del 700 e l’inizio dell’800 decretò che l’eterna danza dei due
ballerini corpo a corpo avrebbe lasciato la primordiale immagine contadina per
innalzarsi a ranghi imperiali.
VALZER - MITO SETTEMBRE
MUSICA 2018 – Teatro Regio 16 settembre Johann Strauss figlio Il pipistrello, ouverture Storielle del bosco viennese Maurice Ravel Valses nobles et sentimentales Richard Strauss Suite da Il cavaliere della rosa Maurice Ravel. La Valse, poème chorégraphiqueFilarmonica Teatro Regio Torino Gianandrea Noseda, direttore In collaborazione con Filarmonica Teatro Regio Torino
Il
programma è gioioso, ma anche estremamente colto. L’ariosa ouverture da ‘Die
Fledermaus’ trova una luminosa dimensione sinfonica grazie alla bacchetta di Gianadrea Noseda che performa il celebre brano con i chiari e scuri
descrittivi degli impeti e della poesia. Oltre alle immagini del corteggiamento
favolistico che il valzer ha negli anni suscitato, Noseda espone una lettura preziosa erigendola
a nobilitata dignità. La Filarmonica del
Teatro Regio di Torino, che negli anni ha molto lavorato con Noseda,
risponde e partecipa con l’abitudine al lavoro condiviso. Sempre di Johann
Strauss figlio segue Geschichten aus dem
WienerWald e l’intervento di Georg Glasl alla cetra orna la narrazione di
quelle storielle del bosco viennese di sonorità dolcissime e di suoni d’altri
tempi che carezzevoli, inteneriscono e rievocano figure pittoriche. La ricerca
della bellezza e l’estetica contemplazione di essa caratterizzano l’omaggio di
Maurice Ravel al Valzer che scrive ‘Valses
nobles et sentimentales’ proposto
con una cifra strutturale più complessa, dove la bellezza del valzer
affiora con una metrica più contemporanea. Reduce dalla
visione ed ascolto di ‘Un film per il Cavaliere della Rosa’ con proiezione del
film muto ed orchestra da vivo diretta da Strobel al Convention Centre
stresiano, ritrovo con gusto la Suite da Der
Rosenkavalier. L’orchestra tra
ariosità e tintinnii, distilla i pianissimi, i soffusi colori pastello e le
festosità del celebre valzer; percettibile è l’ansia di esprimersi in un idioma
che vuol raggiungere cime vertiginose e che vengono conquistate. Il concerto
si conclude con La Valse che Ravel compose per una coreografia che mai si
realizzò, consacrando questo ossequio al valzer ad elegante brano da concerto.
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