Wednesday, September 26, 2018

Peter Pan a Broadway di L. Bernstein -Stresa Festival 2018


Renzo Bellardone

Stresa Festival 2018, all’insegna delle celebrazioni per il centenario della nascita di Leonard Bernstein,  si conclude con la prima italiana di una favola musicale per tutte le età ed fireworks conclusivi sono le effervescenti note di Peter Pan.

Peter Pan a Broadway L. BERNSTEIN, Peter Pan Prima esecuzione italiana Cristina Zavalloni, soprano Nicola Ulivieri, basso. Pierpaolo Preziuso, voce recitante. Filarmonica Teatro Regio Torino. Ars Cantica Choir. Gianandrea Noseda, direttore

Per la prima volta in Italia abbiamo potuto ascoltare dal vivo le note e le parole di questa frizzante composizione di Bernstein. Il palco è eccezionale a partire dal giovane bravo e sorridente Pierpaolo Preziuso che utilizza la freschezza giovanile per “essere davvero Peter Pan” e quando dice appunto “Io sono Peter Pan…” il pubblico gli crede e si affeziona subito ed è convinto di essere davvero sull’Isola che non c’è: giovane, ma sicuro ed entusiasta riversa molto di se nel personaggio che arricchisce. Cristina Zavalloni è brava, assolutamente brava sia nel recitato che nel canto dove sa esprimere favolisticamente la narrazione e la musicalità. Il terzo protagonista nel ruolo di Capitan Uncino è il basso Nicola Ulivieri che già conosciuto al pubblico festivaliero, non ha bisogno di presentazioni ed al meglio delle sue capacità, anche attoriali, interpreta un minaccioso capitano che rende con la ben nota voce profonda e ricca di colori scuri. Ars Cantica Choir, già protagonista di una delle serate clou di ‘Paths crossing’ è qui presente con i suoi elementi rappresentativi che cantano, parlano ed interpretano; un sincero plauso va a Marco Berrini che sa armonizzare il gruppo e renderlo omogeneo e partecipativo. L’orchestra è La Filarmonica del Teatro Regio di Torino che in perfetto sincronismo armonico lavora con Gianandrea Noseda con il quale è percettibile l’intesa e le intenzioni. Noseda dirige sorridendo senza lasciare nulla al caso e con l’umiltà dei grandi lascia che sia l’interezza della realizzazione ad avere le necessarie attenzioni e riserva apprezzamenti singoli e globali a tutti gli intervenuti. Noseda dirige con la consueta apparente semplicità compenetrando una scrittura gradevole, ironica ed effervescente. L’adattamento di Nina Bernestein  Simmons, figlia del compositore è stata realizzata con consapevolezza e direi amore.

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