Foto: Pascal Gely
Ramón Jacques
Les Arts Florissants si è
presentata alla Sala Walt Disney Hall di questa città, nel ciclo di musica
barocca, offrendo un dittico di opere che mescolano i loro poteri
soprannaturali con assunti mortali come Didone e Enea di Purcell, e la
pastorale in forma di tragedie musica in miniatura, Acteon di Marc Antoine
Charpentier. Dirigendo dal clavicembalo davanti a un ridotto gruppo di
musicisti, William Christie ha dimostrato il motivo per cui la sua orchestra è
tra le migliori nel genere della musica antica in uno spettacolo che
evidenziava comprensione musicologica e una viva teatralità con il sunto del
dramma. Si è potuto ascoltare un
ensemble omogeneo e leggero, che sosteneva le voci e il cui tessuto musicale
particolarmente degli archi e del continuo, ha trasmesso sensazioni profonde. La
rappresentazione semi scenica di Sophie Daneman, con l’utilizzo solamente di
sedie, è stata di buon gusto, per la sincronia dei movimenti e per il suo chiaro
collegamento con la scena. Anche i cantanti hanno dato credibilità ai loro
personaggi, così come le ninfe, i marinai, le streghe e i cacciatori che
appaiono con i loro interventi
coordinati con quelli del coro. Christie ha selezionato i migliori cantatnti
della propria accademia oggi solisti di primo piano come: il soprano Elodie
Fonnad che ha eccelso come Diana in Acteon (e la seconda donna di Didone) per
la sua espressività e la sicura presenza scenica e per il suo cristallino e
brillante timbro vocale. Il mezzosoprano Lea Desandre è piaciuta per il
commovente lamento di Didone in cui ha mostrato chiarezza, controllo e
commoventi pianissimi (come ha dato vita alla Juno di Charpentier). Degna di menzione anche
il soprano Rachel Redmond per il suo sviluppo musicale e attoriale come
Arthebuze e come Belinda di Purcell. Leggero e gradevole è stato il timbro
esibito dal tenore Reinoud Van Mechelen incarnando Acteon (e dopo uno spirito e
un marinaio) Il bartitono Renato Dolcini è stato un effusivo ed eloquente Enea
(e un cacciatore); e la parte giocosa l’hanno apportata il controtenore Carlo
Vistoli come maga e i soprani Maud Gnidaz e Virginie Thomas come le streghe
astute. Nonostante il livello del concerto la sala era semivuota il che
dimostra che la musica barocca non produce lo stesso interesse di quella
sinfonica in questa nazione, in attesa che coloro che programmano le
associazioni musicali e le sale da concerto facciano qualcosa per attrarre
maggio pubblico a questi eventi
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