Dall’opera all’oratorio, per concludere, facendo un passo indietro di qualche giorno e cambiando sede di un centinaio di metri (dall’Opernhaus alla Tonhalle). Sir Roger Norrington, un direttore che si incontra raramente dalle nostre parti, ha concertato Die Schöpfung con un certo razionalismo prediligendo un’articolazione barocca e una ritmica sbalzata. Il maestro inglese è sembrato poco interessato a perseguire una tensione narrativa continua e una sensazione di troppo preordinato, troppo costruito faceva capolino qua e là.
Foto: Tonhalle OrchesterMa nel complesso si è trattato di una esecuzione dignitosa anche per merito di solisti fini dicitori Lisa Larsson, Werner Güra, Florian Boesch (di personalità non debordante, invero). E quale messaggio di fine anno poteva apparire più benaugurale di quel «und eine neue Welt» lieto e leggero restituito con stupore dal preparatissimo Schweizer Kammerchor!
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.