Foto: Christoph Lösche
Ramón Jacques
Il
Festival del Lied che si realizza nella città di Friburgo e che ha attirato
durante la sua storia importanti interpreti operistici e liederistici, ha
inaugurato la sua ottava edizione. La formula in questa occasione è stata
modificata, e invece di tenere tutti i recital in una sola settimana, ora si
offrono durante ogni stagione dell’anno. Il recital della Primavera
corrispondeva a quello affidato a Marie-Claude Chappuis, conosciuto
mezzosoprano nata in questa località e fondatrice e direttrice del festival,
che ha presentato un programma di melodie e canzoni francesi, genere del quale
è una specialista. Il Tempio di Friburgo era lo spazio ideale in cui creare un
ambiente confortevole e pieno di intimità per la realizzazione di questo
recital, che si incentrava su pezzi di tre compositori, Gabriel Fauré, Francis
Poulenc e Eric Satie. Marie-Claude Chappuis sa godere di questa musica che
conosce bene e canta con dolcezza e musicalità, dando senso ad ogni parola e ad
ogni frase che emette, con dizione nitida ed eleganza. E’ una artista che fa di
ogni pezzo, corto o lungo che sia, una storia da raccontare e la sa trasmettere
al pubblico per commuoverlo ed emozionarlo. Il primo blocco di canzoni di Fauré
è stato luminoso con un calore quasi solare come Après un rêve. La sua grazia particolare e simpatia si sono
manifestate nei due cicli di canzoni di Poulenc di cui ha interpretato Avant le Cinéma, senza dimenticar Nous voulons une petite
soeur o la nota Les chemins de l’amour, con cui letteralmente e
senza la necessità di chiudere gli occhi ci ha trasportati in un’ora e in un
luogo del passato. Le canzoni di Satie le ha sfumate con espressività e intenzione" e il suo disimpegno è stato coronato da Adieu de
l'hôtesse arabe" di Bizet, con testo di Victor Hugo, senza dubbio
la miglior canzone del compositore dalla quale Marie Claude ha saputo estrarre
la sensualità e l’esotismo contenuti nel testo, con una tonalità vocale duttile
e raggiante. Non dimentichiamo di menzionare la
notabili interpretazione musicale offerta da Malcolm Martineau, pianista
esperto, e competente, che ha saputo creare una simbiosi e una stretta
complicità tra tastiera e voce. Come nota curiosa, questo recital è stato registrato per essere poi
trasferito su CD, così si potranno rivivere quei momenti.
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