Foto: Ramella&Giannese - Teatro Regio
Renzo Bellardone
Certo che con il caldo afoso
della metropoli piemontese, correre, saltare, cantare, interpretare sul palco
deve essere una gran fatica! Eppure i grandiosi artisti delle ‘Nozze’ della
trilogia mozartiana ce l’hanno fatta ed in modo egregio ! Le Nozze di
Figaro, con il Don Giovanni ed il Così fan tutte rappresentano certamente l’apice raggiunto
nell’opera buffa mozartiana, merito che l’amato compositore condivide con
l’abate Lorenzo Da Ponte illuminato librettista. La riproposta
del Teatro Regio è senza dubbio interessante anche per la riconferma che la
linearità delle scene –Tommaso Lagattolla- , motivata da una regia
attiva –Elena Barbalich- con un cast brillante e valido sono sempre ottimi motivi per assistere ad una
replica. L’orchestra
del Teatro Regio negli ultimi anni si è affermata tra le migliori del panorama
europeo ed in questa produzione è stata diretta da Speranza Scappucci
con verve, brillantezza, molta attenzione e gesto forte e chiaro. Molto
simpatico il momento quando Custer/Marcellina canta ‘Non mi resta che la
Speranza…’ e corre un bel sorriso tra
cantante e direttrice. Il cast è di
tutto rilievo ed andando in ordine di locandina non si può che applaudire Simone
Alberghini superbamente nel ruolo
del Conte, che esprime fraseggio, coinvolgimento e sempre quel bel colore
brunito che lo contraddistingue. Serena Farnocchia nel ruolo della
Contessa è agile e sicura con espressione vivida e di rilievo ‘E Susanna non
vien…’ è davvero un gioiellino. Nel ruolo del titolo ovvero Figaro è il super Paolo
Bordogna che ogni volta affascina per l’intera sua interpretazione:
cantante eccezionale, timbricamente rilevante, attore indiscusso, ‘animale da
palcoscenico’ senza dubbio! Sempre entra perfettamente nel personaggio e lo fa
suo e dimenticando tutto il resto lo vive appieno donando al pubblico
esattamente quando la vicenda narra. Susanna incontra
Maria Grazia Schiavo che raggiunta una maturità vocale di forte
interesse dona al personaggio, civetteria, freschezza e brillantezza con voce
pulita e cistallina. Paola Gardina nel ruolo di Cherubino merita davvero
un cenno speciale, in quanto sembra il personaggio tagliato su misura per lei,
che interpreta con semplicità ed amorevolezza, utilizzando voce ed attorialità
per dipingere questo capriccioso Cherubino. Marcellina, la
governante che si scoprirà madre di Figaro, è Manuela Custer che con
gioia, dopo molti anni, abbiamo
ritrovato sul palcoscenico del Regio – dove aveva iniziato la carriera- e che qui speriamo ancora di ritrovare; la
Custer è sempre sicura nel ruolo e da grande musicista sa cogliere ogni
sfumatura della partitura facendola sua, riuscendo così ad imprimere al
personaggio affidatole tutte le caratterialità che lo contraddistinguono. Fabrizio Beggi è il medico
Bartolo di cui veste i panni con sicurezza vocale ed attoriale. Tutti gli
altri interpreti sono validamente nella loro parte, così come il coro diretto
da Andrea Secchi è sempre di grande rilievo creando un insieme davvero
gradevole e interessante. La Musica
vince sempre.
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