Foto: Stresa Festival
Renzo Bellardone
Il desiderio della scoperta e della conoscenza è
sempre molla proattivo ed anche nel caso dell’assistere all’omaggio alla grande
coreografa tedesca ormai scomparsa dal 2009, ha giocato un ruolo importante, ma
talvolta ci si dovrebbe preparare meglio al ‘nuovo che si va a scoprire’ e
forse lo si potrebbe addirittura godere di più
Matita e fumo… di
volta in volta una canzone De temps en temps
sinon jamais; WAK.NTR; Songs of childhood Uno spettacolo di
teatrodanza con alcuni protagonisti del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch e
della Compagnia di Sasha Waltz & Guests a cura di Lucrezia Zazzera Commissione Stresa Festival Dominique
Mercy e Thusnelda
Mercy Clémentine Deluy e Juan
Kruz Diaz de Garaio Esnaola. Pascal Merighi. WAK.NTR Rehab, De temps en temps sinon jamais e Song
of Childhood: i titoli delle tre coreografie presentate nella serata. Nella prima il danzatore Pascal Merighi entra in scena ed inizia a
ballare, senza musica, che entrerà a commento solo dopo un bel po’. In un
angolo , seduta alla scrivania bianca e rossa, una ragazza che al microfono
commenterà con alcune parole. Sul fondo una grande lavagna dove il danzatore attore
scriverà numeri in sequenza….ma purtroppo poco compreso. La seconda coreografia, la più dura da vivere, vede
la danzatrice Clémentine Deluyentrare con in spalle, come un sacco mezzo vuoto,
l danzatore e da qui la ricerca di se stessa, il desiderio pirandelliano di
‘trovarsi’, ma forse questa è solo la mia interpretazione di una
rappresentazione surreale ed onirica accompagnata con musica al pianoforte
eseguita da danzatore Juan Cruz. Man mano che la narrazione prosegue la
comprensione diventa sempre più irta di spine e difficoltà al punto di
accettare senza ricercare. Più morbida e direi affettuosa la terza ed ultima
coreografia vede Dominique Mercy e la figlia Thusnelda muoversi armoniosamente sul palco con una
luce fatta di trasparenze, ombre e contorni con la musica napoletana come la
canzone ‘Catari’. Probabilmente la scelta di proporre una così ardua
serata affonderà le sue motivazioni nella ricerca del meno conosciuto, peraltro
attestato dal pubblico esperto nel settore, ma per il pubblico dello Stresa
Festival è risultato troppo impegnativo. In ogni caso, La Musica vince sempre.
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