Sandrine Piau (soprano) |
Foto: Sandrine Expilly Naïve
Ramón
Jacques
Nella
settimana di pausa tra le recite del Rake’s Progress in cui fungeva come
orchestra invitata dal teatro dell’opera locale, la Kammerorchester Basel ha
realizzato, durante la proprie apparizioni a Parigi e ad Halle in Germania, la
versione da concerto del Rinaldo di Handel, il primo lavoro del compositore
scritto per la scena londinese e che come altre gemme musicali è caduto
nell’oblio per quasi 200 anni fino al suo recupero degli anni 70 del secolo
scorso. L’ultimo concerto di questo breve tour è stato effettuato nella antica
chiesa Martinskirche di Basilea, un luogo di acustica ottima in cui la
prossimità tra pubblico ed artisti ha permesso di apprezzare i dettagli della
magia e la drammaturgia contenuta nella deliziosa partitura. Con strumenti
antichi e mostrando versatilità nell’affrontare diversi stili, l’orchestra ha
offerto una esecuzione colorita della versione del 1731, con suoni rotondi e
soavi provenienti principalmente dalla sua omogenea e leggera sezione degli
archi. Davanti agli strumentisti e suonando il
clavicembalo c’era Christophe Rousset che ha diretto con sicurezza, riuscendo a
creare una connessione con i cantanti, i quali trasmettevano sentimento e
magia. La valenza del cast vocale si
ritrovava nel soprano Sandrine Piau, la cui riuscita carriera le ha forgiato
grazia nell’esecuzione della musica di Handel, e qui ha regalato un Almirena
sorprendente, con la sua voce raggiante, tecnica impeccabile, constante
eleganza e stile. La sua curata e generosa interpretazione di “Lascia ch’io
pianga” si deve considerare di riferimento. Il ruolo di
Rinaldo è stato interpretato dal controtenore spagnolo Xavier Sabata, un
artista che ha mostrato agilità, timbro brunito
gradevole e buona emissione nella sua aria di bravura, e soavità
nell’emozionante “Cara sposa”.Il mezzosoprano Ève-Maud Hubeaux è piciuta
per l’intensità con la quale ha interpretato Armida e per la facilità con la
quale ha superato le difficoltà tecniche del suo ruolo, comunicando ed
emozionando con la struttura della sua voce. Corretti sono stati il
controtenore Christopher Lowrey come Argante, il tenore Jason Bridges come
Goffredo e il basso Tomislav Lavoie nel ruolo del mago.
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