Foto: Teatro Municipale Piacenza
Renzo Bellardone
Le favole,
non saranno mica solo appannaggio dei bimbi, vero? eh no! Le favole sono la semplice
ricchezza esistenziale di piccoli, grandi e grandissimi; le favole fanno
sgranare gli occhi ai bimbi, possono essere raccontate dai grandi e fanno
intenerire i grandissimi ovvero i giovani di qualche anno fa !!!! Quando poi le
favole vengono raccontate in Musica la fantasia galoppa, la mente vaga per
spazi infiniti ed il ‘core’ si intenerisce.
Il commento
maggiormente udito in teatro domenica 18 febbraio al Municipale di Piacenza è
stato: ‘la più bella Cenerentola che abbia mai visto’ e sinceramente è
difficile scostarsi da tale impressione, in quanto è proprio quello che in
diversi abbiamo recepito. Fresca
realizzazione classica, ma decisamente allegra e ricca di improvvisazioni
necessarie, in considerazione degli inserimenti all’ultima ora in sostituzione
di Pietro Adaini e Pablo Ruiz colpiti da indisposizione. Domenica 18
febbraio il cast è risultato stellare e degno dei più importanti teatri
d’opera: Antonino
Siragusa seppur inserito nelle 24 ore
precedenti, conosce talmente bene la parte che ha saputo esprimere i migliori
acuti che Don Ramiro possa emettere e, conosciuto da anni, vien da pensare che
il vino buono migliora con gli anni. Paolo Bordogna, anch’egli solidamente
nel ruolo ha creato Dandini in modo ben
più che brillante e la vocalità è sempre al meglio così come per Marco Filippo Romano che esprime toni e colori ottimi per un Don Magifico di riferimento: un
trio di cantanti ed amici che da ‘consumati’ protagonisti del palcoscenico non
deludono mai e che anzi ogni volta pare facciano meglio della volta precedente. La scena è
stata realizzata da Enrico Musenich che ha optato
per semplici ed efficaci pannelli
facilmente movibili ed intercambiabili, mentre i costumi classici e
divertenti sono del maestro dei maestri Lele Luzzati, mentre gli accorti disegni delle luci sono stati realizzati da Marco Minghetti ed il non facile compito della regia è stato brillantemente assolto da Aldo Tarabella. La direzione
affidata ad Erina
Yashima
è risultata puntuale ed equilibrata con il rilievo di un attento gesto rivolto
anche al palcoscenico dove Monica Bocci ha realizzato
delle simpatiche coreografie e la sorprendente Teresa Iervolino, la quale con bellissima voce e toni vellutati ha dato vita ad una semplice Cenerentola che
dopo un giro di danza diventa principessa nonostante le invidie delle
sorellastre: Clorinda interpretata da una
bravissima Giulia
Perusi che esprime una cifra di valore e Tisbe, interpretata da Isabel de Paoli decisamente
interessante per vocalità e teatralità. Matteo d’Apolito realizza un interessante Alidoro. II coro, valido
ed importante elemento nell’opera, è stato diretto da Corrado Casati in ottimo affiancamento alla prestigiosa orchestra giovanile Luigi Cherubini. Molto
probabilmente, considerata l’alta qualità espressa, si ritornerà al Municipale
di Piacenza a breve per riconfermare che: La Musica vince
sempre
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