Saturday, April 11, 2015

Intervista con Maria Katzarava (soprano)

Il 29 marzo, presso il Teatro Manzoni di Bologna, Michele Mariotti ha diretto un concerto nel quale sono stati presentati brani di Schubert e Brahams e i “Vier letzte lieder” (Quattro ultimi canti) di Richard Strauss per soprano e orchestra. In questa occasione abbiamo potuto dialogare con María Katzarava, che ha offerto al pubblico presente una superba interpretazione dei lieder di Strauss. Giovane soprano messicana, già vincitrice di due premi in Operalia 2008 e poi immediatamente proiettata nei più importanti teatri del mondo, María rivela essere non solamente una cantante di indubitabile talento, ma anche una persona di grande sensibilità e empatia.

Anna Galletti

DMaría, tu appartieni al mondo dell’opera a livello internazionale da pochi anni, però la musica e il canto fanno parte della tua vita da sempre. Si può dire che sei nata per questo?

MK– Vengo da una famiglia di musicisti da cinque generazioni, che mi ha trasmesso la musica in maniera naturale, e ho iniziato lo studio del violino, e anche del pianoforte, già all’età di tre anni. Per quindici anni il mio percorso di studio è stato incentrato sul violino. Tuttavia, all’età di dodici anni ho scoperto il canto e che questa era la mia vera passione. Decisi, quindi, di cambiare completamente strumento e iniziai a studiare canto all’età di quindici anni, in Messico.

D. – La carriera di un artista si costruisce fondamentalmente sul suo talento, però ci sono altri fattori imprescindibili, come gli incontri che fa. Ci sono una o più persone che sono o sono state particolarmente importanti nel tuo percorso professionale?

MK – Sicuramente durante la mia carriera ho incontrato persone imprescindibili, ad iniziare dalla prima persona – a parte i miei genitori, dai quali ho sempre avuto un supporto incondizionato – che ha creduto in me e che ha scommesso sul mio successo, considerando che in quel momento non non avevo ancora raggiunto nessun risultato perché ero molto giovane. Questa persona era María Luisa Chávez. Successivamente ho avuto incontri professionali chiave che hanno cambiato la mia concezione del canto e della vita. Mi riferisco, per esempio, al maestro Placido Domingo, che mi ha sostenuta all’inizio della mia carriera, e alla leggendaria Mirella Freni, con la quale perfeziono il mio canto e il mio repertorio. Lei è anche la cantante per la quale ho più ammirazione e ritengo di essere stata molto fortunata ad incontrare questa vera leggenda dell’opera.

D. – Tu dai molta importanza alle persone anche da un altro punto di vista, infatti sei molto impegnata su temi sociali: aiuti la Fondazione di Andrea Bocelli e fai progetti per aiutare le persone meno fortunate. Vuoi parlare di questo?

MK – Ritengo che sia indispensabile aiutare le persone bisognose attraverso la mia voce e ciò che so fare. In particolare, desidero aiutare le bambine e i bambini che non dispongono di mezzi per accedere all’educazione musicale, così come le fondazioni che hanno come obiettivo quello di aiutare le persone diversamente abili. Faccio molti concerti di beneficenza per poter contribuire a queste cause sociali. Per me è molto importante dare ed essere generosa con la vita, che mi ha dato tanto, per cui per me è imprescindibile restituire in questo modo ciò che ho ricevuto. Il grande tenore Andrea Bocelli mi ha dato la possibilità di avvicinarmi alla sua Fondazione (N.d.R.: ABF – Andrea Bocelli Foundation) che aiuta le persone non vedenti. Mi sento onorata di avere la possibilità di partecipare alla sua causa sociale, anche se posso apportare soltanto un granello di sabbia. Inoltre, con un gruppo di amici amanti dell’opera sono impegnata in un progetto finalizzato a ottenere aiuti per rilanciare il turismo nella sud della Bassa California, devastato dall’uragano Odile alcuni mesi fa. In generale, qualunque progetto di aiuto sociale, che sia in Messico o in altre località del mondo, è sempre non solo benvenuto, ma anche ricercato da me e dal grande team che mi supporta.

D. – Mi risulta che hai anche un’altra missione sociale, ovvero sostenere le giovani e i giovani di talento che coltivano il sogno di far parte del mondo dell’opera. Quali sono i tuoi progetti in questo ambito?

MK – Mi impegno per aiutare i giovani e le giovani del Messico a completare i loro studi musicali e per fare loro da guida in questa carriera, che è estremamente difficile.  Mi è capitato di incontrare adolescenti pieni di sogni, ma privi del supporto delle loro famiglie, così come giovani che non hanno i mezzi economici. In generale, temo che esista un alto grado di disinteresse nei confronti della cultura e della concretizzazione dell’enorme talento che esiste tanto in America Latina quanto in altri Pesi in via di sviluppo. E’ per tutto ciò che ho visto e per la fortuna che ho avuto nella vita che sento di dover aiutare queste persone che non possono contare su risorse umane ed economiche. Per me è sempre un piacere dare lezioni magistrali ovunque ci sia uno spazio o un invito, nelle università o nelle scuole di musica. Mi piace in particolare quando le ragazze o i ragazzi mi si avvicinano per chiedermi aiuto, consigli, lezioni. In breve, qualunque piccolo contributo possa dar loro – naturalmente in maniera totalmente gratuita – mi entusiasma e mi ricompensa particolarmente.

D. – Qual è la tua agenda per il 2015? E’ vero che quest’anno ti vedremo protagonista di due incisioni di altissimo livello?

MK – Quest’anno, oltre ad avere debuttato con il grande direttore Michele Mariotti, debutterò nel Teatro Carlo Felice di Genova con Carmen, poi nell’Teatro dell’Opera di Roma, dove interpreterò Liù in Turandot, e nell’Opera di Oviedo con Il Duca d’Alba e quindi tornerò a Bologna. Effettuerò, inoltre, la mia prima incisione discografica, con la direzione di Zubin Mehta, insieme ad Andrea Bocelli. Credo che nel 2015 potrò realizzare anche il sogno di incidere il mio primo disco come solista con l’Orchestra di Kaunas – che ha avuto la nomination al Grammy -, nell’ambito di un progetto che vedrà la direzione musicale di Constantin Orbelian.

D. – Il pubblico in generale e i tuoi ammiratori, che sono sempre più numerosi, come possono essere aggiornati in merito ai tuoi progetti e alla tua agenda?

MK – In realtà è molto facile accompagnarmi nei miei concerti e nei miei programmi futuri. Ho una pagina Facebook e un profilo in Twitter. Inoltre, in un paio di settimane lanceremo la mia nuova pagina ufficiale, che porterà il mio nome, dove sarà possibile conoscere la mia agenda, ascoltare frammenti delle mie interpretazioni, leggere qualcosa della mia carriera e altre cose ancora. Tutto questo lo devo al lavoro, durato mesi, della mia agenzia di pubblicità in Messico e alla rete di persone che hanno creduto e credono nel mio lavoro e che si sono assunte il compito di sostenermi e di aiutarmi a rendere i miei sogni realtà. Colgo l’occasione di questo spazio anche per ringraziare coloro che seguono le mie attività attraverso la critica e le recensioni, perché anche queste persone mi aiutano molto nella diffusione della mia arte.

Molte grazie a María Katzarava. 

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