La Sinfonietta di Losanna, l’orchestra giovanile della Svizzera Romanda (e una delle due compagini sinfoniche che partecipano alla stagione lirica del teatro locale) ha offerto all’interno della propria stagione concertistica un Gala operistico basato sul repertorio italiano e russo. Sotto la convincente bacchetta del maestro francese Emmanuel Joel-Hornak si sono potute ascoltare due emozionanti Ouverture, Russlan e Ludmilla di Glinka e la Forza del Destino di Verdi, nella quali si evidenziava la compattezza, la sincronia, l’agilità del complesso elvetico che sapeva così creare una cifra musicale appropriata per l’esecuzione delle arie cantate dai solisti. Primo invitato il basso russo Askar Abdrazakov che ha dispiegato una voce potente, limpida, di colore scuro adatta ad interpretare la patetica aria Ves Tabor Spit di Aleko (Rachmaninov) e l’intenso Monologo di Boris Godunov (Mussorgsky). L’attenzione principale della serata era però rivotta al soprano Maria Guleghina, che ha dispiegato passione e impulsività in Il sera bientôt minuit dalla Dama di Picche e in Adieu forets dalla Pulzella d’Orleans entrambi lavori di Tchaikovsky, L’intensità saliva di tono nelle due arie italiane eseguite a Askar Abdrazakov, Ella giammai m’amo dal Don Carlos di Verdi e nella diabólica Son lo spirito che nega dal Mefistofele di Boito. Da parte sua la Guleghina mostrava omogeneità di emissione in Un bel dì vedremo dalla Butterfly ed espressività, impeto e ampia proiezione vocale in Nel di della vittoria / Or tutti sorgete dal Macbeth di Verdi, suscitando, quest’ultima, un’ovazione spontanea da parte del pubblico alla quale i due artisti rispondevano con la proposta di due bis La calunnia dal Barbiere di Siviglia e O mio babbino caro dal Gianni Schicchi.
Opera-Musica Foto: Die Feen - Wagner - Théâtre du Châtelet, Paris - 04/2009(c) Marie-Noëlle Robert.
Tuesday, November 30, 2010
Les Plus Célèbres Airs d'Opera - Sinfonietta de Lausanne - Maria Guleghina
La Sinfonietta di Losanna, l’orchestra giovanile della Svizzera Romanda (e una delle due compagini sinfoniche che partecipano alla stagione lirica del teatro locale) ha offerto all’interno della propria stagione concertistica un Gala operistico basato sul repertorio italiano e russo. Sotto la convincente bacchetta del maestro francese Emmanuel Joel-Hornak si sono potute ascoltare due emozionanti Ouverture, Russlan e Ludmilla di Glinka e la Forza del Destino di Verdi, nella quali si evidenziava la compattezza, la sincronia, l’agilità del complesso elvetico che sapeva così creare una cifra musicale appropriata per l’esecuzione delle arie cantate dai solisti. Primo invitato il basso russo Askar Abdrazakov che ha dispiegato una voce potente, limpida, di colore scuro adatta ad interpretare la patetica aria Ves Tabor Spit di Aleko (Rachmaninov) e l’intenso Monologo di Boris Godunov (Mussorgsky). L’attenzione principale della serata era però rivotta al soprano Maria Guleghina, che ha dispiegato passione e impulsività in Il sera bientôt minuit dalla Dama di Picche e in Adieu forets dalla Pulzella d’Orleans entrambi lavori di Tchaikovsky, L’intensità saliva di tono nelle due arie italiane eseguite a Askar Abdrazakov, Ella giammai m’amo dal Don Carlos di Verdi e nella diabólica Son lo spirito che nega dal Mefistofele di Boito. Da parte sua la Guleghina mostrava omogeneità di emissione in Un bel dì vedremo dalla Butterfly ed espressività, impeto e ampia proiezione vocale in Nel di della vittoria / Or tutti sorgete dal Macbeth di Verdi, suscitando, quest’ultima, un’ovazione spontanea da parte del pubblico alla quale i due artisti rispondevano con la proposta di due bis La calunnia dal Barbiere di Siviglia e O mio babbino caro dal Gianni Schicchi.
Sunday, November 28, 2010
La musica costante di Vikram Seth
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Massimo Crispi
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Vikram Seth, Una musica costante, TEA 2001
Vikram Seth, London, November 1999"
VOCI PER I MICI - Teatro 'La Fabbrica' Villadossola
‘VOCI PER I MICI’
Coro ‘ANDOLLA’ e ‘THE BLOSSOMED VOICE’
Dall’amore per i gatti nasce questo concerto benefico a favore del gattile di Villadossola. Dalla disponibilità di due prestigiose formazioni corali nasce l’offerta di un concerto di qualità.
Il primo ad esibirsi sul palco del Teatro ‘La Fabrica’ di Villadossola in una nevosa serata novembrina è il Coro Andolla; nato nel 1954 è attualmente formato da una ventina di voci maschili. Sotto la direzione del Maestro Franco Pallotta, che tra l’altro è stato docente presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, il coro ha tenuto oltre mille concerti in Italia ed Europa con collaborazioni prestigiose: StresaFestival, I Solisti di Mosca, Coro del Cremino, Festival Montreux e con direttori quali Livio Vanoni, Yuri Bashmet e Gianandrea Noseda, solo per citarne alcuni. Con sonorità ricercate esegueno una ninna nanna francese, un canto abruzzese dove si rimarca la bella voce solista del tenore e l’efficacia del ‘coro a bocca chiusa’. Con un canto provenzale del xv secolo i toni dei bassi infondono il senso della tristezza e del greve cammino della vita nei momenti del dolore, mentre con il successivo ‘Summertime’ di Gershwin la trascrizione ricolma di dissonanze pare essere alla ricerca di nuova sonorità e rimodulazione del suono in modo originale ed assolutamente accattivante. La prima parte del concerto si chiude con ‘Ave Maria’ preghiera sarda di anonimo che è stata riconosciuta dall’Unesco ‘Patrimonio dell’umanità’. La seconda parte vede impegnati i ‘The Blossomed Voice’, conosciuti al grande pubblico per la partecipazione a programmi televisivi di grande share, ma che in questa occasione sanno offire un repertorio che va dal 1500 fino ad oggi , passando da Rossini e D.Ellington. I cinque componenti della formazione (due voci femminili e tre maschili) danno l’avvio con un canto per balletto rinascimentale composto in onore del duca di Mantova e, dopo un ‘Amor Vittorioso’ di Castaldi, passano ad una Masterpiece di Paul Draiton dove con fughe, gighe, cavatine e larghi citano i maggiori compositori musicali. Buone le voci che lasciano intravedere il grande studio di tecniche vocali e la ricerca sul canto attraverso la fisiologia applicata. Simpatici ed allegri interpreti sanno coinvolgere il pubblico non solo per le modulazioni e le emissioni vocali, ma anche per l’attorialità.. davvero bravi! Con una attenta composizione fanno alternativamente emergere la voce di soprano, mezzosoprano, tenore, baritono e basso in piacevole armonia. Dopo l’ascolto è comprensibile perché in soli due anni dalla costituzione annoverino già molte partecipazioni in campo nazionale ed abbiano ottenuto ambiti riconoscimenti. Il clou della serata è il finale quando i due cori si uniscono diventando ciascuno protagonista e complementare alla sola ricerca della ‘buona esecuzione’. Il folto pubblico ha tributato molti e calorosi applausi ad entrambe le formazioni.
Friday, November 26, 2010
Cosi Fan Tutte en Talca y concierto del Teatro San Carlo de Nápoles en Santiago, Chile
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Fotos: Santiago a Mil
Johnny Teperman.
Los miembros de la orquesta, coro y solistas del Teatro Di San Carlo de Nápoles, obtuvieron un rotundo éxito en el Teatro Regional del Maule, con la presentación de la ópera 'Così fan tutte' ('Todas hacen lo mismo'), del compositor austríaco Wolfgang Amadeus Mozart. La pieza creada en 1790, con la ayuda del libretista Lorenzo da Ponte, fue dirigida por el maestro Mauricio Benini, con la colaboración del director del coro, Salvatore Caputo y la regie de Giorgio Strehler. 'Così fan tutte' llegó a la capital del Maule para agradar y entretener gratuitamente con una espectacular versión de la obra de Mozart, con músicos y cantantes, que ofrecieron una presentación de primer nivel. Setenta y siente músicos que integran el conjunto, además de seis solistas de trayectoria mundial, protagonizaron esta simpática ópera de enredos, destacando la soprano Sofía Soloveiy (Fiordiligi); la mezzosoprano Marianna Pizzolato (Dorabella); el tenor Alexey Kudrya (Ferrando); el barítono Nicola Ulivieri (Guglielmo); el bajo Alessandro Spina (Don Alfonso) y la soprano Marilena Laurenza (Despina). Esta versión de 'Cosi fan tutte' se ofreció dos veces en el mismo escenario, con entrada liberada, dando término a la gira de la Orquesta di San Carlo de Nápoles, por cuatro ciudades chilenas. "Così fan tutte" (Así hacen todas) es una ópera bufa en dos actos, compuesta por Wolfgang Amadeus Mozart (Salzburgo, 1756 – Viena, 1791). Se estrenó el 26 de enero de 1790 en el Teatro de la Corte de Viena. Lleva el número KV 588 del Catálogo Köchel de la obra de Mozart. El libreto, en italiano, es obra de Lorenzo da Ponte (1749 – 1838), autor así mismo de otras dos óperas de Mozart: "Las Bodas de Fígaro" (1786) y "Don Giovanni" (1787). El tema escogido es el intercambio de parejas, que data del siglo XIII. Posiblemente este título tan curioso, fue idea de Lorenzo da Ponte pues la frase "Così fan tutte le belle" (así hacen todas las mujeres hermosas) la utilizó varias veces en el libreto de "Las Bodas de Fígaro". La traducción literal del título es “así hacen todas”, y menos literalmente: “lo mismo hacen todas”. Estas palabras son cantadas por los tres hombres cuando hablan del voluble amor femenino, en el segundo acto, cuadro III, justo antes del "finale". Musicalmente hablando, los críticos destacan la simetría de Così: dos actos, tres hombres y tres mujeres, dos parejas, dos personajes al extremo (Don Alfonso y Despina), prácticamente el mismo número de arias para todos los solistas. Para otros, la simetría era un valor propio de la ópera italiana del siglo XVIII y por tanto poco destacable. Todos coinciden en destacar la abundancia de partes dedicadas a los conjuntos: fuera de los finales, Mozart compuso seis dúos, cinco trios, un cuarteto, dos quitentos y tres sextetos. La orquesta napolitana y sus solistas.- Previamente y ante unas 20 mil personas que agotaron los boletos gratuitos se presentaron la orquesta y coro del Teatro di San Carlo di Napoli con un homenaje a la música al aire libre, en la elipse del Parque O’Higgins de Santiago. Los artistas ofrecieron, entre otras, interpretaciones de los temas más conocidos de Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini y Pietro Mascagni, entre ellos fragmentos de las óperas “Nabucco” y “La Traviata”, del primero, y “Tosca” y “Turandot”, del segundo. Destacaron nitidamente los dos solistas, Cinzia Forte (soprano) y Massimo Giordano (tenor). La agrupación creada en 1737, que antes de este concierto tuvo un exitoso debut en Chile en las ruinas de Huanchaca, frente al mar de Antofagasta y ofreció además su única actuación con entrada pagada, en el recién inaugurado Teatro Municipal de Las Condes. Finalmente, los artistas italianos se presentaron en la Plaza Sotomayor del puerto de Valparaíso.
Tuesday, November 23, 2010
Lohengrin en Los Ángeles
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Lohengrin di Wagner - Los Angeles Opera
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Saturday, November 20, 2010
concerto pianoforte e flauto Duo "La Musica" Abano terme - Hotel Verdi
Abano terme – Hotel Verdi - 15 Novembre 2010 - 0re 21,oo
L’Hotel Verdi di Abano Terme ha ospitato il Duo ‘La Musica’ che niente affatto intimorito da un pubblico eterogeneo, oltre a trascrizioni di brani molto noti, affianca un’offerta ricercata, quindi preziosa. Bizet e Carmen sono l’autore ed il tema che aprono la serata, per scaldare gli animi ed attrarre attenzione cui segue un omaggio a Pavarotti ‘Con te partirò’ di Sartori’ dove le musiciste offrono versioni non vigorose, ma dolci ed accattivanti. Cristina Friscon –pianoforte- funge anche da presentatrice della serata come d’abitudine anche con il programma ‘Words on the Piano’ dove con Antonella Tuzzato al pianoforte –a quattro mani- e con l’attrice Chiara Squarise - voce recitante - presentano un programma di suoni e parole. La professionalità emerge alla proposta di musiche di W.Popp dove sia con la Fantasie op476 che con la Spanischer Tanz o il Valse Gracieuse, con la flautista Katalin Gajdos –oltre che concertista anche docente presso ‘Il Pentagramma’- evidenziano senza incertezze i tempi delle danze e le marcette briose ed i girotondi dei bimbi rallegrano la sala in un vortice di gesti immaginati e colori percepiti. Tchaikosky e Von Flotow vengono proposti attraverso il celebre Valzer dalla ‘Bella Addormentata’ e la danza intima ed intimista ‘Ach! So fromm, ach! So traut’. Tra gli applausi del pubblico continuano brillantemente con brani di Nino Rota ed il Celebre ‘Eternamente di C. Chaplin’ eseguite in modo cameristico per passare ai cinque movimenti di ‘Saltus Hungaricus’ di M. Kocsàr facendo visualizzare i paesaggi, immaginare i sapori ed ascoltare i ritmi briosi tipici della musica dell’Est.Brave le due interpreti che sono infatti apprezzate ed abitualmente impegnate in concerti in ensemble diversi, sovente in qualità di soliste. Piacevole serata e buona musica!….E’ auspicabile che possa diventare un’abitudine e non un’eccezione quella di offrire anche negli hotels musica di ‘livello’ sapendo uscire senza timori, dagli standards convenzionali di intrattenimento innalzando inevitabilmente la qualità della partecipazione!
Wednesday, November 17, 2010
Falstaff en Buenos Aires por Buenos Aires Lírica
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La Fanciulla del West en la Opera de Zurich
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Tuesday, November 16, 2010
La Fanciulla del West - Opernhaus Zurich
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Guillaume Tell di Rossini - Opernhaus Zurich
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Massimo Viazzo
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Helmut Rilling dirigió la Misa en si menor de Bach en Caracas Venezuela
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Prensa Fesnojiv
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Il Corsaro de Verdi del cíclo Tutto Verdi de la ABAO-OLBE, Bilbao España
Mercedes Rodriguez
Guillaume Tell de Rossini en la Opera de Zurich
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
Sunday, November 14, 2010
La Sonnambula en el Teatro Grande de Brescia
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Roberta Pedrotti
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Fazil Say solista de la Orquesta Filarmónica de la UNAM, Mexico
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RJ
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Lylia Zilberstein y Akademie für Alte Musik Berlin en la UNAM, Mexico
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RJ
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La Sonnambula - Teatro Grande di Brescia
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Saturday, November 13, 2010
Concierto de la Orquesta Ciudad de Granada dirigido por Philip Picket
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Hace ya muchos años que nos acostumbramos a escuchar el repertorio barroco interpretado por orquestas de instrumentos antiguos o sus replicas tocando según los criterios de las prácticas antiguas de interpretación. Por ello en muchos casos hemos asistido a una verdadera revitalización y al descubrimiento de un enorme patrimonio musical como si fuese visto desde otra perspectiva, y nos hemos acostumbrado al sonido de las orquestas antiguas, que es totalmente distinto al que producen las modernas, y a un fraseo que aunque es diverso, esta dictado por las características peculiares de aquellos instrumentos y que proviene de la interpretación de los antiguos códigos de autores de los siglos XVII y XVIII. Ese sonido, tan particular, que es además tan distinto entre una orquesta y otra, ha entrado ya a nuestros oídos, a tal punto que podríamos diferenciar fácilmente una interpretación histórica de una moderna. Hay que añadir a eso que también muchos hoy pueden fácilmente apreciar las tonalidades y las innovaciones, así como los distintos repertorios, los redescubrimientos de manuscritos antiguos y clásicos, y también ha ocurrido que se han creado partidarios de un ensemble o de otro. Sin embargo, de vez en cuando ocurre que este repertorio es tocado por orquestas "modernas" ¿Que sucede en ese caso? Y ¿Qué pasa si para dirigir una orquesta "moderna" se invita a un director que usualmente dirige dos grupos importantes en el mundo de los instrumentos antiguos como Philip Pickett? Asistimos al tercer concierto del año de la Orquesta Ciudad de Granada, en la temporada de su regreso al Auditorio Manuel De Falla después de remodelaciones, y es un sitio de una acústica excepcional que, como puntualizó en el programa de mano, ha dado forma al sonido de esta excelente agrupación instrumental.
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