E' la cinese Bo Hui Yao, venticinquenne interprete di “Un bel dì vedremo”, la vincitrice del quinto concorso Città di Bologna, la manifestazione che coniugando la competizione con uno stage gratuito d'alto livello in preparazione del concerto finale (docenti il soprano Cinzia Forte, il baritono Pietro Spagnoli e la musicologa Roberta Pedrotti) si è confermata ormai fra i punti di rferimento per i giovani cantanti lirici di tutto il mondo, con ben 155 richieste e 120 iscrizioni effettive provenienti da oltre venti diverse nazionalità. Il podio era completato dalla messicana Zaira Soria, che con “Deh vieni non tardar” si è guadagnata il secondo posto, e dal tenore italiano Giorgio Misseri, cui l'interpretazione di “Voi che fausti ognor donate” dal mozartiano Lucio Silla è valsa anche il premio per il miglior interprete barocco. Il premio del pubblico è andato a Cecilia Rizzetto per “Der hoelle Rache”; la targa per il più giovane al baritono azero Javid Samadov (“Ah per sempre io ti perdei”) e per il miglior cantante della categoria B (over 35) al mezzosoprano coreano Moon Jin Kim (“O don fatale”). Gli altri finalisti, tutti d'alto livello e meritevoli di consiederazione, sono stati il ventiquattrenne Paolo Ingrasciotta impegnato come Papageno; il tenore Jeon Wook Kang con Il lamento di Federico; l'esuberante baritono Byounghyuk Choi quale Figaro rossiniano; l'elegante mezzosoprano Arianna Lanci con “Parto, ma tu ben mio” dalla Clemenza di Tito; il baritono Young Hoon Kim con un'interpretazione ben rifinita di “Bella siccome un angelo”; Veronica Lelo de Larrea, soprano di suggestivo colore lirico, impegnata in “Adieu notre petite table” dalla Manon di Massenet; Edit Suta promettente soprano ungherese con “Tu che di gel sei cinta”; la serba Lijljana Liskovic con una sicura e intensa “Il faut partir”; Marco Innamorati, autentico basso – merce rara - con “Vi ravviso o luoghi ameni”. Al termine della serata presentata da Piero Mioli con affabilità e competenza e aperta con un pensiero e un minuto di silenzio rivolto alle vittime del sisma giapponese, dopo un breve intervallo con buffet sono stati proclamati i vincitori selezionati dalla giuria presieduta da Michele Mirabella e da Cinzia Forte (soprano e direttore artistico), Roberta Pedrotti (musicologa e direttore scientifico), Pietro Spagnoli (baritono e docente di arte scenica), Ingunn Sighvatsdottir (consulente agenzia lirica Stagedoor), Marco Beghelli (musicologo, critico musicale e docente universitario), Fulvio Macciardi (direttore area artistica Teatro Comunale di Bologna), Aldo Sisillo (direttore d'orchestra e direttore artistico teatro comunale Luciano Pavarotti di Modena), Luigi Verdi (compositore, musicologo, direttore d'orchestra e docente di conservatorio), Carlo Vitali (musicologo e critico musicale). Oltre ai premi già citati sono stati invitati per audizioni mirate Ljiljana Liskovic, Bo Hui Yao, Giorgio Misseri e Zaira Soria. Il premio per il miglior interprete del repertorio barocco consiesteva nella targa del Centro Studi Farinelli e in una borsa di studio di 500 euro offerta da Claudio Tedeschi di Dismeco srl; il premio del pubblico era offerto da Odonto Cerami Center di Marcello Balletti, Antonio Marino di CNA ha consegnato il premio per il miglior finalista categoria B, delle opere originali in ceramica di Tiziano Vincenzi; il più giovane finalista ha ricevuto la targa Città di Castel Maggiore. Il terzo premio assoluto consiste nella targa Collegio S. Luigi consegnata dal rettore Padre Giuseppe Montesano e in 400 euro offerti da Coop Adriatica; il secondo in una targa e una borsa di studio di 1000 euro consegnati dal console onorario del Messico in Italia, avvocato Paolo Zavoli; alla vincitrice il Segretario generale del Comune di Bologna, avvocato Caterina Grechi, ha offerto la targa Turrita e i presidenti dei Lions Club Bologna e Bologna Valli Lavino Samoggia, avv. Guido Mascioli e dott. Giorgio Palmeri, targa e borsa di studio di 2400 euro.
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