Ramón Jacques
Considerando la sua storia di quasi 160 anni, la solidità e l’alto livello interpretativo, partecipare a un concerto dei Wiener Philharmoniker è di per sé una esperienza storico-musicale Inoltre, l’evento assume un valore aggiunto se il lavoro scelto da eseguire in questa occasione non è altro che la formidabile Sinfonia n. 6 in la minore di Gustav Mahler, un lavoro poco eseguito di un compositore la cui carriera è strettamente legata a quesya formazione Il concerto è stato ospitato nella modernissima sala da concerti Renée & Henry Segerstrom di Costa Mesa, una città situata a 50 km a sud di Los Angeles, in una parte della tournee che ha condotto l’orchestra per varie città in California, organizzata dalla prestigiosa Società Filarmonica di Orange County come parte del ciclo di orchestre internazionali invitate. La versione di questa “Tragica” è stata solenne e maestoso. Senza sacrificare la precisione e la chiarezza, notevole nella sua ampia sezione di archi e ottoni e percussioni straripanti, questa formazione di musicisti viennesi ha suonato con libertà ma unità stilistica, cercando di estrarre una varia gamma di timbri e colori, sottolineando contrasti e comunicando sentimenti, alcuni oscuri e beffardi, contenuti nella partitura. Dal podio, la mano di Semyon Bychkov era sicura e piena di intensità, nei passaggi dov’era richiesta, e la sua prestazione era più vicina a a quella di un partner di pari livello, così che la musica scorreva naturale Si è potuto ascoltare un commovente ed emozionante Scherzo, un vibrante e pulsante primo movimento Allegro energico, ma non troppo, e anche se i passaggi finali e la chiusura del concerto mostravano un che di incompiuto e freddo, non si alterava il risultato di una serata molto soddisfacente e di successo.
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