Foto: Foto: Tim Tronckoe, / Renée and Henry Segerstrom Concert Hall
Ramón Jacques
Nell'ambito della
stagione della prestigiosa associazione Philharmonic Society of Orange County
di Costa Mesa, città situata a 60 km a sud di Los Angeles, che ha portato nella
città californiana le migliori orchestre e solisti internazionali, un
interessante e stimolante concerto è stato offerto dall'orchestra di musica
barocca tedesca e una delle orchestre più antiche Concerto Köln, con solista ospite il soprano di Trinidad Jeanine De Bique, artista che negli
ultimi tempi si è fatta conoscere soprattutto per la sua interpretazione di
ruoli in opere di Mozart, Handel e musica barocca in generale. L'accurata
selezione di arie e brani orchestrali ascoltati questa sera sono per lo più
contenuti nella prima registrazione del soprano in collaborazione con questo
gruppo musicale, intitolata Mirrors, che consiste in una raccolta di arie
commoventi composte per personaggi femminili o eroine da Händel e da
compositori contemporanei che a loro volta componevano per ruoli femminili di
primo piano, come Carl Heinrich Graun (1704-1759) e Riccardo Broschi
(1698-1756) tra gli altri. La Renée and Henry Segerstrom Concert Hall, inizialmente
sembrava uno spazio enorme, poco adatto ad un'orchestra di soli 15 musicisti,
ma considerando che di qui sono passati i più importanti gruppi di musica
antica, per la sua ottima acustica il concerto ha soddisfatto molto il pubblico
presente. Tuttavia, è un peccato notare che, nonostante il livello
dell’orchestra, della solista e il repertorio, la sala da concerto non fosse
completamente piena. C'è ancora molto da fare per interessare e coinvolgere
maggiormente il pubblico verso questo tipo di musica. Concerto Köln ha eseguito
ogni brano con mirabile precisione e musicalità sotto la direzione del suo
primo violino Evgeny Sviridov e
della clavicembalista Floria Fabri,
posta al centro dell'orchestra, mostrando la maestria e l'abilità di un
ensemble compatto e sperimentato, con suono omogeneo e buona capacità nell’accompagnare
le impegnative arie. Da sola l’orchestra ha iniziato il concerto con
l'Ouverture, intrecciata alla giga, danza dall'opera Partenope (HWV 27 in re
minore) di Handel. Le parti orchestrali, seguite dalle arie, sono state pensate
per dare continuità al concerto come se si trattasse dell'esecuzione integrale
di un'opera in due atti separati da un intervallo, e in cui le entrate e le
uscite di scena del soprano avvenivano mentre i musicisti continuavano a
suonare. Si sono ascoltate anche la vivace Sinfonia in sol minore dall’Atto I
della Partenope del compositore napoletano Leo Vinci (1690-1730) (un'opera
riscoperta nel 2009, tre secoli dopo la sua première, dall'orchestra napoletana
della Cappella della Pietà dei Turchini che ha portato a una produzione
teatrale in vari teatri europei e ne ha fatto una registrazione su DVD), dello
stesso Handel si è ascoltato il tenue e delicato Ballo Entrée des songes
agréables, balletto composto per l'Atto II di Alcina, nonché la Suite
dall'opera Rodrigo (HWV 5) e la Sonata in sol maggiore, Op5, n. 4 HWV 399,
composte durante il suo periodo italiano influenzato dallo stile di Arcangelo
Corelli e che incorpora la musica delle sue opere Alcina, Ariodante e una passacaglia
lenta di Radamisto. La nutrita parte orchestrale comprendeva anche l'esecuzione
della passacaglia, giga e minuetto, Triosonate di Händel. E se ciò non
bastasse, si è potuto ascoltare la De Bique cantare con virtuosismo l'aria
“Risolvere non oso” dalla Rodelinda di Graun, e dalla stessa opera di Graun
“L'empio rigor del fato”, oltre all'accorata aria “Ritorno o caro” dalla
Rodelinda di Handel. Il soprano ha toccato le corde del drammatico nel
recitativo: 'Ah! Ruggiero crudel' ed emotività nell'aria “Ombre pallide”
dall’Atto II di Alcina di Handel. La voce della De Bique ha una qualità brunita
che può fornire forza ed emozione, come in "M'hai resa infelice"
dalla Deidamia di Handel. Oltre alle arie della Rodelinda di Graun, che ha spiegato
essere inedite, il soprano ha regalato due rarità mai registrate prima, frutto
del lavoro di ricerca svolto dall'orchestra tedesca, ha poi continuato: si
trattava 'Chi può dir che rea son io' dall'opera Achille in Sciro del poco noto
compositore napoletano Gennaro Manna (1715-1779) che conta più di 150 opere
sacre e oratori, oltre a 13 opere; e “Mi restano le lacrime” da L'isola
d'Alcina di Riccardo Broschi; e ha anche sottolineato, quella che probabilmente
sarebbe la prima esecuzione dal vivo in epoca moderna dell'aria “Tra le
procelle assorto” da Cesare e Cleopatra di Graun. De Bique ha mostrato
dedizione nell'interpretazione di queste arie, e insieme a una orchestra
compatta ha completato un concerto unico, forse irripetibile, che faceva parte
del loro tour americano. Grazie all'entusiasmo e agli instancabili applausi del
pubblico, tra cui va segnalato un gran numero di studenti delle scuole locali,
forse per alcuni alla prima esperienza in un concerto classico, si sono sentite
due arie fuori programma, una delle quali è stata "Tu del ciel minister
eletto" da Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Handel, che è stata
una delle arie distintive della leggendaria Natalie Dessay.
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