La coppia Meli-Gamberoni ospite d’onore.
Claudia Mambelli
A Lorenzo Regazzo per il felice connubio delle notevoli doti vocali, per la padronanza scenica e per la tecnica che ne fanno un grande interprete del canto di coloratura nei ruoli di carattere dell’opera buffa e del dramma giocoso sette-ottocentesco, con particolare riguardo al barocco e al belcanto. Così recita la motivazione, che premia col Tiberini d’oro il basso veneziano ospite a San Lorenzo in Campo, di Giosetta Guerra, artefice della manifestazione intitolata a Mario Tiberini, giunta quest’anno alla XIX edizione. Nella preziosa cornice del Teatro Tiberini Lorenzo Regazzo, insieme a una coppia speciale della lirica, l’osannato Francesco Meli e la di lui consorte Serena Gamberoni, giocano letteralmente con le arie più belle di un repertorio d’elezione, che vede dipanarsi nella prima parte il Mozart delle “Nozze di Figaro” e una chicca per Meli, quel “Pourqoui me réveiller” dal “Werther” di Massenet che, per lucentezza e vocalità adamantina del giovane tenore genovese, offre un ventaglio di dinamismo e uno spessore di canto incisivo e dolcissimo allo stesso tempo. Lorenzo Regazzo e Serena Gamberoni dipingono le immagini di Figaro e Susanna in un bellissimo intreccio che li vede protagonisti di quel dramma mozartiano dei sentimenti, dove tutto si confonde nel gioco dell’amore, della gelosia e dell’orgoglio aristocratico miscelato alla malinconia che apre un varco alle autentiche emozioni. E dal primo atto sono raccolti i recitativi del duetto Figaro-Susanna “Cinque…dieci” e “Se a caso madama”, espressi con grande eleganza e fantasiosa libertà di un fraseggio sillabato nel colore e nel contenuto emotivo della musica, unitamente a una vocalità morbida e rotonda della Gamberoni, piccante e languida, piena di verve e di umanità ed estremamente comunicativa; mentre Lorenzo Regazzo è un Figaro ricco di inflessioni e di brio, dotato di una linea vocale fluida e di uno spirito musicale che nella cavatina “Se vuol ballare signor contino” esprime un’ironica libertà espressiva.
San Lorenzo in Campo, agosto 2010.
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