Giosetta Guerra
Maria Dragoni, l’erede vocale di Maria Callas, ha ricevuto il Premio “Alessandro Lanari – Protagonisti del Mondo del Melodramma: “Primadonna Assoluta” nel corso di una serata di gala tenutasi al teatro "Ferrari" di S. Marcello (AN). Il soprano ha tenuto un recital, che poi ha ripetuto nei giorni successivi al teatro "Cortesi" di Sirolo, all' “Auditorium "S. Rocco" di Senigallia e al teatro "Mestica" di Apiro. Noi l’abbiamo ascoltata a Senigallia in una sala purtroppo poco affollata. Maria Dragoni, soprano drammatico d’agilità, si è presentata in splendida forma sia fisica che vocale; dopo 25 anni di carriera, mantiene quella tecnica agguerrita, che, unita a doti vocali non comuni, la fanno specialista nel canto di bravura. Accompagnata al pianoforte da Leonardo Quadrini, ha interpretato le arie più note e più difficili del repertorio ottocentesco, con una rapida incursione nel ‘600. Ecco ciò che ha cantato: O quante volte o quante da I Capuleti e Montecchi di Bellini, Regnava nel silenzio da Lucia di Lammermoor di Donizetti, Addio del Passato da LaTraviata di Verdi, Ave Maria di Caccini, Qui la voce sua soave da I Puritani di Bellini, Casta Diva da Norma di Bellini, Nel dì della vittoria…Vieni t’affretta da Macbeth di Verdi (una Lady Macbeth diabolica), È strano da La Traviata di Verdi, O mio babbino caro da Gianni Schicchi di Puccini.
E scusate se è poco…La cantante ha esibito acuti rinforzati e smorzati, trascinanti impennate acute, sensibilissime mezze voci, filati lunghissimi, arcate luminose, una voce screziata, un’intensità drammatica in ogni sfumatura. Maria ha il dramma nella voce, ma anche la duttilità del soprano leggero.
La Dragoni ha un rapporto speciale con le Marche: nel 1984 ha debuttato Il Pirata di Bellini al Teatro Pergolesi di Jesi, dove ha cantato poi Norma di Bellini (la più bella Casta diva dei tempi moderni) e si è esibita anche in opere rare, come Ines de Castro di Persiani nel 1999; nel 2000 ha ricevuto dall’Associazione Musicale Mario Tiberini il Premio Lirico Tiberini d’oro.
Il riconoscimento conferitogli quest’anno dalla Fondazione “Alessandro Lanari”, ente marchigiano di settore che vanta una lunga esperienza operativa e un’ampia riconosciuta professionalità in ambito nazionale e internazionale, è nel nome di Alessandro Lanari, grande impresario d’opera marchigiano che nell’Ottocento resse le sorti dei più importanti teatri lirici nazionali.
Cara Giosetta,
ReplyDeletenon ho parole per ringraziarti,
Maria
Mi fa piacere che sei entrata in uno dei miei blog, che ho aperto con un amico giornalista messicano. L'altro è www.mariotiberiniblogspot.com
ReplyDeleteGrazie per avermi segnalato anche il blog su Mario Tiberini...
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