Foto: Ramella & Giannese - Fondazione Teatro Regio di Torino
Renzo Bellardone
TEATRO CARIGNANO TORINO Prova generale – domenica 18 settembre 2011- ore 15,oo Prima esecuzione assoluta, nuova commissione del Teatro Regio di Torino. In collaborazione con MITO SettembreMusica. ‘LEGGENDA’da ‘I fratelli Karamazov’ di Fëdor Dostoevskij. Libretto e Musica di Alessandro Solbiati. Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino. Ivan Karamazov Mark Milhofer. Alëša Karamazov Alda Caiello. Il Grande Inquisitore Urban Malmberg. Spirito del Non Essere Gianluca Buratto Una madre Laura Catrani. Gesù Cristo Tomaso Santinon. Sestetto vocale Pierina Trivero, Daniela Valdenassi, Roberta Garelli,. Sabino Gaita,Marco Sportelli, Enrico Bava. Mimi Andrea Baldassarri, Stefano Botti,Nicoletta Cabassi,.Michele Liuzzi,Sax Nicosia. Direttore d'orchestra Gianandrea Noseda. Regia, scene, costumi, Stefano Poda. luci e coreografia. Assistente Paolo Giani Cei. Maestro del coro Claudio Fenoglio
La musica sale dall’immaginario golfo mistico, come l’acqua scende dalle pareti della scenografia, armonizzandosi con la polifonia del coro che non si vede, ma che da uno squarcio di loggione illuminato invade e pervade il sensibile ascolto. Assistere ad un’opera come questa è vivere un’esperienza di vita immaginata, reale, vibrata, sofferta, rifiutata, stupita, accorata, intensa, subita, predestinata, ….insomma un’esperienza!!!!! Quello che appare oggi è il risultato di una ricerca minuziosamente perfezionista a partire dalla composizione del Maestro Alessandro Solbiati, che nulla lascia al caso: flauti, tamburi, gong, fisarmonica e campane in un intersecarsi di prendere e lasciare con sonorità che diventano famigliari, forse per i ricordi di certi canti popolari, forse per lo sferzante inchiodamento alla realtà, forse solo perché è bella musica contemporanea diretta dalla magistrale bacchetta di Gianadrea Noseda che incide gli animi attraverso gli stupefacenti effetti onomatopeici di una complessa partitura! Disposti a semicerchio violini, violoncelli e lateralmente altri violoncelli e contrabbassi in discontinuità indispensabile rispetto alla disposizione di Kleiber, il M° Noseda ‘tiene l’orchestra’ in febbrile pulsione emotiva; con gesto ampio e ben misurato ‘vive l’opera’ dalla prima all’ultima battuta che va a spegnersi con il buio totale cui seguirà la liberazione dell’applauso! La vicenda è scarna, in fondo è solo il racconto di un sogno, da cui ci si risveglia bruscamente quando tutto viene ribaltato! Giuda baciò due volte Cristo per tradirlo ed in ‘Leggenda’ il ‘presunto’ Cristo bacia una sola volta e con evidente trasporto il Grande Inquisitore, ma per perdonarlo! Nero, rosso sangue, impalpabili nebbie e luci color ghiaccio contornano gli scarnificati , a mezzo busto od in parti già amputate sulle pareti scure della scenografia o dentro il palco allagato che accoglie uomini ed una donna nudi; questi lentamente ne occupano la parte centrale ai cui lati su due tavole sospese, quali altalenanti piattaforme di vedetta, stanno ad osservare tutta la vicenda i due fratelli Karamazov: a sinistra Ivan interpretato dal tenore Mark Milhofer, implacabile e tecnicamente interessante in un canto impervio; a sinistra il fratello Alëša cui da voce una stupefacente Alda Caiello, ottima interprete che pur cavalcando i toni acuti si avvale di tutti i registri per esaltare questo spartito contemporaneo . I ‘nudi’ vestiranno la loro nudità con il sangue che colerà sui loro corpi fino a tingere implacabilmente di rosso anche l’acqua entro cui si snoderà tutta la vicenda evocando la fonte battesimale del Giordano che qui torna rosseggiante, per assurgere a fluida piattaforma, protagonista in un dualismo tra bene e male confusi tra materico e spirituale.
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