Foto: Teatro Massimo di Palermo - Bernhard J. Scheuvens
Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Massimo di Palermo ha approvato il bilancio consuntivo 2010 che si chiude con un utile di 1.217.707 euro a fronte di un valore della produzione di 36.155.000 euro. Per il sesto anno consecutivo il bilancio è quindi ancora una volta in attivo: un risultato che ha suscitato gli apprezzamenti dei membri del consiglio stesso, fra cui il rappresentante del socio privato UniCredit, espressi nei confronti del sovrintendente e di tutto il management gestionale e artistico del Teatro. Questi risultati economici pongono chiaramente il Teatro Massimo all'apice di positività fra le Fondazioni liriche italiane. Come già più volte puntualizzato, i risultati sono il frutto della riorganizzazione del lavoro e della scrupolosa analisi e ottimizzazione delle spese, a fronte di un crescente aumento della produttività individuata nelle serate di spettacolo valide ai fini dell’assegnazione della quota FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo). Infatti, in questi anni, il Teatro Massimo avendo ottimizzato la produzione secondo i parametri fissati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è fra quelli che hanno più aumentato il punteggio relativo alla produzione. In una visione di sintesi, il 2010 del Teatro Massimo si rispecchia nelle seguenti cifre: 109 serate di spettacoli (cui si aggiungo i concerti sinfonico corali), per oltre 125.000 spettatori, un risultato di esercizio di 1.217.707 euro e l'aumento costante del patrimonio netto disponibile (circa 8 milioni di euro) dati che consolidano ulteriormente l'ottima salute della Fondazione. Purtroppo il Teatro deve registrare ancora una volta una drastica riduzione dei contributi pubblici – ben 5 milioni in meno rispetto al 2009 (4 milioni di euro in meno dal FUS, 620 mila euro in meno dalla Regione, 150 mila euro in meno dal Comune). Inoltre la gestione produrrebbe risultati ancora migliori se non ci fosse da saldare il debito verso le banche ereditato dalle passate gestioni ma che in questi anni è stato sensibilmente ridotto: dai 26 milioni di euro iniziali ai circa 17 di oggi. In merito al perdurare di una politica economica fatta di tagli al settore, è evidente che la condotta del Teatro Massimo rappresenta un modello sostenibile (tanto più se correlato al panorama locale avaro di investimenti privati) ma che qualsiasi condotta virtuosa non potrà da sola sopportare ulteriori diminuzioni o suddivisioni non premiali se non a discapito della produzione e a forte rischio per la stabilità occupazionale.
«I più recenti traguardi pongono indiscutibilmente il Massimo come esempio gestionale per tutti i Teatri italiani – sottolinea il sovrintendente Antonio Cognata –, e ci spingono a continuare anche sulla medesima linea programmatica artistica che ha già portato risultati di rilievo, grazie al connubio fra titoli di repertorio e rarità. Pur in una non facile congiuntura, è entusiasmante registrare la crescita delle prenotazioni dall'estero e il favore della critica di settore che riconosce l'alto livello delle nostre produzioni, senza contare l'aumento di contatti con i maggiori teatri internazionali, per portare a Palermo spettacoli di primo piano del panorama teatrale e per esportarli da Palermo verso altre platee. Gli sforzi compiuti in questi anni stanno ricevendo sempre maggiori consensi, da quelli più spontanei dei bambini, che numerosissimi affollano gli spettacoli loro dedicati, a quelli maggiormente ponderati della critica musicale. Abbiamo anche accolto con orgoglio il secondo premio Abbiati consecutivo (mai assegnato al Massimo negli anni passati), conferito a Graham Vick per la regia dell'opera “Die Gezeichneten” andata in scena nel 2010. Il Teatro Massimo crede che questi risultati possano essere un vanto per l'intera città, e dalla città si aspetta un segnale forte di partecipazione non solo sotto forma di presenze in sala ma anche di adesione e sostegno a un progetto culturale moderno e alieno da qualsiasi faziosità». Già la Stagione in corso, quella 2011, porta evidenti segnali di successo e prosecuzione di questo percorso: il primo semestre si è chiuso con dati rilevanti sulle presenze di pubblico e con lo straordinario successo di opere come “The Greek Passion” (per la quale il Teatro ha ricevuto le lodi della stampa internazionale) alla “Lucia di Lammermoor”, o ancora i prossimi appuntamenti autunnali con “Tosca”, “Il trovatore” e “Carmen”, senza tralasciare l'attesissimo “Bianco Rosso e Verdi”, momento conclusivo delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo email: stampa@teatromassimo.it oppure tel. 0916053206 (Floriana Tessitore +39 3387339981).
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