Foto: Duo Le Cygne - Angelica Faccani (violino)- Heike Angela Moser
Renzo Bellardone
Grand Hotel Regina Palace - Sala Tiffany – “ I Concerti Ciani a 5 Stelle ” Duo LE CYGNE: Angelica Faccani – violino. Heike Angela Moser - pianoforte. Lunedì 4 luglio 2011 ore 21,30. R.Schumann Sonata in la minore op 105: Mit leidenschaftelichem Ausdruck, Allegretto, Lebahft. C. Debussy Sonata per violino e pianoforte, Allegro vivo, Intermède – Fantasqur et léger, Finale – Très animé; F. Schubert Fantasia do maggiore: Andante molto –Allegretto - Andantino, Tempo I – Allegro vivace
Due voci melodiose, o vigorose (violino e pianoforte), si parlano con toni a tratti scuri ed a tratti luminosi: armonie dialoganti che vagano alla ricerca della bellezza. Queste le impressioni, che permangono per tutta la durata del concerto; sobrie e raffinate le giovani concertiste offrono il risultato di molto studio alla ricerca dell’affiatamento –conseguito senza ombra di dubbio- e del ‘bel suono’, che pulito e trasparente, sanno trarre dalle corde del violino e del pianoforte. Angelica Faccani –violino- si propone con piglio sicuro e quasi in ‘fuga’ rincorre e si fa rincorrere dal pianoforte suonato da Heike Angela Moser che parimenti sa essere solista o comprimaria. Schumann viene eseguito con molto affetto, così come si racconta di dolci ricordi. La Sonata di Claude Debussy è risultata una scelta coraggiosa per due concertiste così giovani, ma hanno saputo egregiamente superare la prova. Influenzati forse da ‘Pelléas et Melisande’, ma la visione della luna e dell’acqua sono state le costanti immagini che hanno invaso le menti. Partitura di rottura, spartiacque definitivo, il brano è stato affrontato con molta spiritualità e senso estetico, esaltato dalle limpide voci degli strumenti tra un pizzicato ed un pianissimo. La poetica atmosfera creatasi con Debussy non si è certamente interrotta con l’interpretazione di Schubert che inizia con poche note di solo pianoforte ad accogliere il violino con sensibilissimo amore fatto di struggente tenerezza. Angelica Faccani non si risparmia nei virtuosismi e nella ricerca ed Heike Angela Moser sa usare sapientemente le pause e l’intensità del tocco; misurate negli atteggiamenti puntano alla qualità attraverso la tecnica ed il sentimento.La sapiente direzione artistica di Maria Lilia Bertola ancora una volta ha centrato l’obiettivo e la misura della riuscita non è stata data solo dai i ripetuti applausi, ma anche dagli sguardi sognanti alla ricerca di sfumature e bagliori soffusi. La Musica vince sempre
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