Renzo Bellardone
ROSSINI OPERA FESTIVAL 2011- PESARO 17 Agosto, ore 11,00. Per i 150 anni dell'Unità di Italia. Festival Giovane. IL VIAGGIO A REIMS Cantata scenica. Libretto di Luigi Baiocchi. Musica di Gioacchino Rossini. Edizione critica della Fondazione Rossini. In collaborazione con Casa Ricordi, A cura di Janet Johnson. Direttore Yi-chen Lin. Elementi scenici e regia Emilio Sagi, ripresa da Elisabetta Courier. Costumi Pepa Ojanguren.Orchestra Sinfonica G. Rossini. Corinna Elena Tsallagova. Marcesa Melibea Adriana di Paola. Contessa di Folleville Maria Aleida. Madama Cortese Vera Chekanova. Cavaliere Belfiore Lu Yan. Conte di Libenskof Ganer Akin. Lord DSidney/Antonio Andrea Vincenzo Bonsignore. Don Profondo Matteo d’Apolito. Barone di Trombonok Giampiero Cicino. Don Alvaro/don Prudenzio Elier Muňoz. Don Luigino Marcos Carrero. Delia Carmen Romeu. Maddalena Marina Pinchuk. Modestina Kanae Fujitani. Zefirino John Colin Gyeantey. Gelsomino Giorgio Misseri
L’allestimento è quello classico del Rof per il Festival Giovane; l’Accademia ha licenziato negli anni diversi artisti che progredendo nello studio si stanno affermando o si sono già affermati nel panorama lirico. La regia e gli elementi scenici di Emilio Sagi, ripresi da Elisabetta Courier sono le sdraio, i tavolini ed il ponticello bianchi; dello stesso colore prevalente i costumi –Pepa Ojanguren- improntati alle divise del personale d’assistenza dell’albergo termale. Regia, scene e movimenti scenici gradevoli ed eleganti, con brillantezza e vivacità. ‘Presto, presto..su coraggio’ e Marina Pinchuk -Maddalena che da il via al canto, spigliata e con buona voce. Il secondo ad apparire in scena è Don Prudenzio con la voce profonda e colorata di Elier Muñoz che darà vita anche ad un ben definito Don Alvaro. ‘Ah..si esamini, si informi’ è l’esordio di Antonio /Lord Sidney attraverso l’interpretazione di Andrea Vincenzo Bonsignore, che offre una prestazione più che apprezzabile con voce profonda e chiaro fraseggio. A dirigere, sul podio, una deliziosa ragazza: Yi-chen Lin, che mantenendo aggraziata tranquillità , con gesto ampio ed elegante ‘tiene’ l’orchestra ed il palco con la sicurezza di chi sta ottenendo un risultato buono dopo tanto studio, dedizione ed impegno….. Yi.chen Lin dimostra sicurezza e conoscenza offrendo bei momenti di liricità, nell’assoluto rispetto e cura amorevole del palco. Vera Chekanova è Madama Cortese e si presenta da subito con agilità e limpidezza veramente interessanti. L’attesa apparizione della Contessa di Folleville non si fa attendere e Maria Aleida ‘Modestina, Modestina, ove sei….’ dà immediatamente la cifra della sua presenza scenica ed elasticità vocale piacendo ed appassionando il divertito pubblico. ‘..Signora?...’ ed appare Modestina con la caratterizzazione perspicace ed efficace di Kanae Fujitani. Il momento è di tragica-comica suspense: ‘Amabil Contessina, v’armate di coraggio’ e Marcos Carrero nei panni di Don Luigino informa che ‘ ..La diligenza ha ribaltato..’ Buon attore e con timbro particolare rende il momento con il dovuto brio quasi da vaudeville. E’ la volta del Barone di Tronbonok, con il volto e la voce profonda e timbrica di Giampiero Cicino. Ganer Akin interpreta invece un Conte di Libenskof ben tratteggiato e piacevole. ‘..Qual Favella..?’ e la Marchesa Melibea prende ecletticamente vita attraverso la voce duttile ed agile di Adriana di Paola.
Espressiva e precisa è Elena Tsallagova interpretando Corinna in modo vivace e decisamente apprezzabile. Un cavalier Belfiore, affettato e caricaturale viene offerto da Lu Yuan, che utilizza voce ed atteggiamenti ridicoli per creare un simpatico Belfiore/Ganimede. Carmen Romeu è una piacevolissima Delia, Zefirino invece prende vita grazie alla buona resa di John Colin Gyeantey, mentre Giorgio Misseri è un brillante Gelsomino; per il ruolo predominante di Don Profondo è stato scelto il convincente Matteo d‘Apolito, che ben si è difeso nel confronto con i grandi interpreti del ruolo. Carlo X° chì è??? Ma al Rof è un bimbetto occhialuto con corona in capo e palloncini al posto dello scettro. Pantaloncini corti e scarpe da ginnastica a dissacrare le false convenzioni, in virtù di una sana risata. Se non dimentichiamo che Rossini compì la partitura del ‘Viaggio a Reims’ pensando alle ‘miglior voci’ dell’epoca, non possiamo che apprezzare che le impervie difficoltà siano affrontate, con buon esito, dai ragazzi dell’accademia ed apprezzare altresì la caparbia volontà di continuare a perseguire ricerca e formazione seppur in mezzo alle tempestose difficoltà. La Musica vince sempre.
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